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ALCOL
COSTITUENTI
L’alcol etilico, o etanolo,
è una sostanza liquida,
trasparente, facilmente
miscibile, infiammabile, dal
sapore bruciante.
Avendo una molecola molto
piccola può entrare
facilmente in circolo
attraverso il sangue già a
cominciare dalla bocca,
stomaco e successivamente
dall’intestino tenue.
Si ottiene attraverso:
Fermentazione degli zuccheri
contenuti nella frutta, nei
cereali, nei succhi derivati
da alcune piante (es. agave,
palma, cactus): ne derivano
bevande a bassa gradazione
alcolica (3 – 14 gradi), tra
cui birra, vino, spumante;
Distillazione del prodotto
fermentato: bevande a
maggior gradazione alcolica
( 30 – 70 gradi), es.
grappe, whisky, vodka, gin e
rum.
Aggiungendo alle bevande
alcoliche zuccheri, acqua,
infusi di erbe aromatiche,
essenze, ecc, si ottengono
aperitivi alcolici, amari e
liquori (15 – 30 gradi).
MODALITÀ DI ASSUNZIONE
Si presenta sotto forma di
bevanda.
Viene prodotto e consumato
in diverse forme ed
occasioni:
• prevalentemente fuori casa
in ambiti ludici e
ricreativi (ritrovi con i
pari, nel week end con
intervalli anche prolungati
di astinenza)
• spesso nel quadro del
poliabuso, prevalentemente
con cannabis, ecstasy,
anfetamine, a volte cocaina.
Esiste un uso moderato, che
non comporta effetti
negativi a livello
comportamentale, cognitivo e
fisico nel giovane – adulto
(secondo l’OMS 20
grammi/giorno donna, 40
grammi/giorno nel maschio).
EFFETTI
• Effetto calmante (al
contrario in piccole
quantità provoca invece un
senso di eccitazione).
• Sensazione di leggerezza,
rilassatezza.
• Maggior attitudine alla
socievolezza: si diventa
euforici, disinibiti.
• Perdita delle inibizioni e
dell’autocontrollo
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DISTURBI
L’abuso di alcol comporta
conseguenze negative per chi
beve e per gli altri a
livello sociale, lavorativo,
affettivo e fisico.
Intossicazione acuta da
alcol
• ubriachezza
Euforia, irritabilità,
loquacità, difficoltà a
parlare, diminuzione del
tono muscolare, vertigine,
incoordinazione dei
movimenti e della marcia,
diminuzione dei riflessi,
vomito, perdita
dell’equilibrio e
soprattutto tendenza
all’aggressività
• coma
Possono cessare le funzioni
dei nervi motori, si spegne
la coscienza e incombe la
minaccia di
un’intossicazione con
conseguenze letali.
• intossicazione patologica
Grave agitazione, stato
confusionale, comportamento
violento in seguito
all’assunzione di piccole
quantità di etanolo =
reazione idiosincrasica
• amnesie (blackouts)
Episodi di amnesia globale
transitoria.
Secondo le ricerche eseguite
in molti paesi, l’alcol fra
tutte le droghe è quella che
provoca il più alto livello
di violenza verso sé stessi
e verso gli altri.
COMPLICANZE
Un abuso cronico di alcol
può causare:
• Alterazione della
comunicazione tra cellule
cerebrali
• Variazione dei
neurotrasmettitori e dei
loro recettori
• Alterazione della
mielinizzazione delle fibre
nervose
L’abuso alcolico in
adolescenza comporta
generalmente complicanze più
gravi rispetto all’età
adulta.
Si possono avere alterazioni
del carattere, della sfera
affettiva, cognitiva,
volitiva, comportamentale,
secondarie al blocco della
maturazione e dello sviluppo
|
psico-biologico
Il rischio di un’evoluzione
verso una tossicodipendenza
da eroina, cocaina,
ansiolitici aumenta se
esiste un uso precoce di
alcol, tabacco e
cannabinoidi
Quando all’eroinomane o al
cocainomane vengono meno gli
approvvigionamenti per la
droga, egli può ricorrere
all’alcol come sostanza di
ricambio.
Effetti dell’alcol sugli
apparati non neurologici
• Esofago-stomaco: Reflusso
esofageo, carcinoma
esofageo, varici esofagee,
gastrite cronica,
gastropatia alcolica,
carcinoma del cardias
• Apparato intestinale:
malassorbimento,
• Fegato: steatosi epatica,
steato fibrosi, cirrosi
• Pancreas: Pancreatite
acuta, cronica
• Sistema endocrino:
alterazioni asse
ipotalamo-ipofisario-adenocorticale,
ipotalamo-ipofisario-gonadico,
asse
ipotalamo-ipofisario-tiroide,
asse ipotalamo-ipofisario-
GH e prolattina
• Cuore: cardiomiopatia
• Sistemici: alterazione
metabolismo glucidico,
lipidico, proteico
TOLLERANZA
Si diventa tolleranti
all’alcol: è necessario
aumentare il quantitativo di
alcol ingerito per ottenere
gli effetti desiderati.
DIPENDENZA
La sindrome di astinenza è
più drammatica di quella
dell’eroina, negli stadi
iniziali si manifesta con il
tremore delle mani, nei casi
estremi si hanno il delirio
e convulsioni (delirium
tremens).
Negli ultimi anni si è
discusso molto e a lungo
riguardo alcune
tossicodipendenze
ereditarie.
L’alcolismo si è detto,
qualche volta è un male di
famiglia. Comunque non è
stato mai trovato un gene
connesso all’alcolismo o
alla tossicodipendenza. |
ALLUCINOGENI
EFFETTI
Il cosiddetto "stato
psichedelico" è il
caratteristico effetto
provocato dagli allucinogeni
e si manifesta con
un’accentuazione degli
impulsi sensoriali esterni,
spesso accompagnata da un
pronunciato stato di
euforia.
Chi è sotto l’effetto di
tali sostanze ha la
sensazione che una parte di
se stesso diventi spettatore
passivo della situazione,
mentre da un’altra parte
egli partecipa attivamente
("viaggio").
Bad trip: episodio di
panico, può persistere e
costituire anche l’inizio di
un franco episodio
psicotico.
La durata dell'effetto dura
dalle quattro alle dodici
ore (tranne che per la
ketamina che ha un effetto
della durata di circa
quindici minuti).
DISTURBI
L’assunzione di allucinogeni
può comportare l’insorgenza
di:
Psicosi tossica persistente:
disturbo della percezione
visiva e allucinazioni.
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Disturbo percettivo
post-allucinogeno
("flashback") è il ricorrere
dell’esperienza allucinogena
(generalmente per pochi
secondi) anche dopo diverso
tempo (mesi) che la si è
interrotta. I flashbacks si
fanno meno frequenti con
l’andare del tempo.
Disturbo dell’umore:
oscillazioni drammatiche
dalla mania alla
depressione.
Disturbi neurovegetativi
consistenti in: nausea,
vertigini, tachicardia e
midriasi (dilatazione delle
pupille), crampi allo
stomaco, tachicardia.
I rischi legati
all'assunzione aumentano se
la persona non è
"accompagnata" nel suo trip
da qualcuno che possa
proteggerla da eventuali
danni fisici (verso di sé o
verso altri) dovuti alla
perdita di realtà, e da
sensazioni negative che
l'acido può provocare.
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TOLLERANZA
Sebbene non si dispongano di
indicazioni chiare sulla
dipendenza fisica indotta
dagli allucinogeni, il
consumo di tali sostanze
causa una tolleranza (in
altre parole, per ottenere
gli stessi effetti occorre
aumentare costantemente il
dosaggio), il che provoca
esperienze sempre più
intense, ma implica anche il
pericolo di intossicazioni.
DIPENDENZA
Gli allucinogeni, come altre
sostanze, possono ingenerare
fenomeni di dipendenza
psicologica. L'effetto di
una sola dose può
comportare, inoltre,
sensazioni molto
traumatiche, e dolorose, per
la psiche e l'integrità
dell'io. |
ANFETAMINE
COSTITUENTI
Le anfetamine appartengono
alla famiglia delle
feniletilammine.
Tra le anfetamine di uso
comune abbiamo:
Metil-amfetamina,
Destro-anfetamina,
Dimetil-anfetamina,
Fenmetrazina,
Etilam-anfetamina,
Fendimetrazina,
Propil-esedrina,
Ciclopentamina.
MODALITÀ DI ASSUNZIONE
Può essere assunta tramite
ingestione, inalazione o
iniezione
La via di somministrazione
preferita è quella
endovenosa, anche se le
anfetamine possono essere
assunte per via orale,
inalatoria o possono essere
fumate.
Oggi, sempre più spesso, le
anfetamine vengono usate
come sostanze da taglio:
unite a MDMA (ecstasy) o
LSD, preparate in pasticche
e spacciate sotto il nome di
ecstasy o acidi.
EFFETTI
L'uso delle anfetamine dà la
percezione di poter abolire
i propri limiti fisici di
fame e sonno, i segnali di
stanchezza; la sostanza
aumenta la facilità di
parola, la sensazione di
potenza, la resistenza
fisica.
I soggetti che abusano di
anfetamine sono attratti dal
senso di benessere, di
vigore, di sicurezza in se
stessi dato da queste
droghe. |
DISTURBI
Gli effetti fondamentalmente
"gradevoli" prodotti
dall’assunzione per via
orale di 5-20 mg
(esaltazione dell’umore,
aumento dell’iniziativa
personale, ecc.) sono
generalmente invertiti in
conseguenza di un
iperdosaggio o in seguito a
ripetute somministrazioni.
La persona che fa uso di
amfetamina perde l’appetito
e si trova a non toccare
cibo per più giorni; non
prova più sonno e può
rimanere sveglia per giorni
interi, sino a crollare in
uno stato di prostrazione e
stati d’ansia.
I forti consumatori sono
identificabili da loquacità,
presenza di tremore alle
mani, cute sudata, midriasi
(dilatazione delle pupille),
ipermotilità, anche con
gesti ripetitivi.
La persona che abusa di
amfetamina può arrivare ad
avere atteggiamenti
paranoici e sentire voci che
non esistono. Fattori di
rischio aggiuntivi sono gli
effetti devastanti che
questa droga può provocare
sul cervello.
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TOLLERANZA
La tolleranza si sviluppa
velocemente. Può comparire
instabilità dell’umore,
sedazione, apatia e
bramosità del farmaco. Il
soggetto inizia ad assumere
dunque amfetamina in dosi
sempre maggiori per ottenere
l’effetto desiderato.
Esiste un’ intossicazione
acuta da anfetaminici, una
cosiddetta "overdose",
caratterizzata clinicamente
da un quadro di
insufficienza
cardiocircolatoria acuta ed
irreversibile che porta ad
un rapido decesso.
DIPENDENZA
A differenza della
dipendenza da eroina, che
insorge più rapidamente se
la sostanza è assunta per
via endovenosa, e della
dipendenza da cocaina, che è
più rapida e accentuata se
questa viene fumata o
iniettata, la dipendenza da
anfetamine non è influenzata
dalle modalità di assunzione
della sostanza. |
ASSENZIO
COSTITUENTI
L’assenzio è un vegetale di
tipo composito, perenne e
deciduo, aromatico, della
famiglia delle Asteracee,
con fioritura a luglio,
impianto a marzo, su terreno
comune purchè giovane,
leggero ed asciutto.
Cresce in pianura e bassa
montagna nelle zone del
Centro Sud d’Europa, in
forma cespugliosa alta e
larga circa un metro; i
fiori sono piccoli, a forma
di capolini riuniti a
pannocchia, di colore
giallo. La foglia è pelosa,
divisa, bi-tri pennata, di
lunghezza fino a 10
centimetri e di colore verde
argento.
Ne esistono alcune varietà;
in Italia sono comuni due
specie di assenzio: quello a
siepe, o selvatico
(Artemisia vulgaris), usato
in erboristeria, e
l’assenzio gentile
(Artemisia pontica),
sfruttato per i liquori.
L’assenzio, il cui nome
botanico è Artemisia
absinthium, contiene l’absintolo,
oli volatili
e il Tujone. |
EFFETTI
• Deprime il sistema nervoso
centrale.
• Il tujone provoca
alterazioni della mente e
può condurre a psicosi.
• Aumenta l'acidità
gastrica.
• Attività insetticida e
vermifuga.
DISTURBI
Nell’uomo si possono avere
convulsioni e coma assumendo
almeno 15 grammi di olio
essenziale di tujone
In alcuni studi nei ratti si
sono osservati crisi
epilettoidi con 35 mg/kg al
giorno per alcuni giorni,
visto che la tossicità è
cumulativa.
Il tujone agisce sul sistema
nervoso centrale
contrastando l’azione
dell’acido GABA, un
inibitore delle scariche
elettriche indirizzate ai
neuroni. Le cellule nervose
più protette dall’acido
GABA, subirebbero il
bombardamento di una
moltitudine caotica di
impulsi, e ciò
determinerebbe uno stato di
euforia, accompagnato da
apparente lucidità, ma anche
da allucinazioni,
convulsioni e delirio.
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TOLLERANZA E DIPENDENZA
Non si può parlare di
tossicodipendenza vera e
propria da assenzio e tanto
meno da tujone, il presunto
principio psicoattivo, ma
piuttosto dipendenza
dall’alcol contenuto.
Attualmente l’assenzio viene
considerato non come droga,
ma come additivo alimentare
potenzialmente tossico.
Secondo le norme comunitarie
il contenuto massimo
accettabile di tujone è pari
a 0,5 mg/kg in alimenti e
bevande non alcoliche,
5mg/kg nelle bevande
alcoliche blande, 10 mg/kg
nei superalcolici (oltre 25%
d’alcol) e 35 mg/kg negli
amari.
Va detto che di assenzio si
parla poco e nei testi
tossicologici ne viene dato
soltanto un cenno.
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CANNABIS
COSTITUENTI
Il principio attivo (cioè
l’elemento determinante per
gli effetti psicoattivi) è
il THC (tetraidrocannabinolo).
Negli ultimi decenni la
ricerca scientifica ha
individuato i recettori
(sorta di serrature) ai
quali si legano i
cannabinoidi sia nel sistema
nervoso centrale sia
periferico; ha inoltre
identificato un sistema
endogeno naturale (ossia
appartenente all’organismo
stesso) capace di produrre
sostanze con effetti simili
alla marijuana, il cui
capostipite è una sostanza
di nome anandamide.
MODALITA’ DI ASSUNZIONE
Marijuana e hashish vengono
generalmente fumati.
Inizio d’azione: dopo
qualche minuto
Effetto massimo: dopo circa
mezz’ora
Diminuzione dell’effetto:
dopo un ora
Scomparsa dell’effetto: dopo
circa tre ore.
La cannabis può anche essere
ingerita, generalmente
impastata in cibi dolci ("space
cake")
EFFETTI
Le percezioni sensoriali non
vengono alterate ma vengono
intensificate. La modifica
delle percezioni sensoriali
è caratterizzata da una
attenzione che è aumentata
di intensità ma con un
minore raggio di estensione,
ne deriva la tendenza ad
occuparsi di una sola cosa
per volta (ascoltare la
musica o parlare anziché
ascoltare e parlare allo
stesso tempo).
Può essere alterata
l’interpretazione delle
sensazioni a livello
mentale. |
• Percezioni visive:
percezione più acuta dei
contorni, dei colori
• Percezione dei suoni:
percepita in misura più
marcata la separazione
spaziale delle fonti sonore.
I suoni possono evocare
immagini o colori
• Percezioni tattili,
olfattive, gustative:
incrementate rispetto allo
stato normale
• Riferimenti
spazio-temporali: modifiche
della percezione delle
distanze, che possono
apparire più lunghe o più
brevi. Percezione di tempo
rallentato, determinando una
maggiore concentrazione sul
presente
Effetto positivo sull’umore
associato ad una sensazione
di benessere fisico e
psichico
Rilassamento
Serenità
Facilità a ridere
(consumatori iniziali)
Tendenza all’introspezione
Pensieri vaganti,
associazioni vivaci e
spontanee
Sensazione di aumento
dell’immaginazione
Le emozioni possono essere
amplificate, ma anche in
senso negativo
DISTURBI
Tachicardia (Aumentata
frequenza cardiaca)
Diminuita salivazione
Arrossamento degli occhi
Diminuita pressione
arteriosa in posizione
eretta
Si possono presentare anche:
Reazione di panico (bad
trip)
Stato confusionale
Disorientamento
Paranoia
Allucinazioni visive e
uditive
Disturbo psicotico indotto
da cannabis |
TOLLERANZA
Con uso continuato di
cannabis , è dimostrato un
certo livello di tolleranza
che si estingue con una
interruzione dell’uso di un
paio di giorni.
L’uso cronico da
cannabinoidi può causare:
Riduzione dell’abilità a
memorizzare (Ippocampo)
Riduzione della capacità di
apprendimento
Diminuzione della
coordinazione e l’equilibrio
(Cervelletto)
Aumento del tempo di
reazione (Cervelletto)
Sindrome amotivazionale
Aumento dell’incidenza di
malattie broncopolmonari
Aumento dell’incidenza di
cancro alla bocca, alla gola
e ai polmoni
DIPENDENZA (Commissione
Canadese, 1972)
"…Molti consumatori trovano
la cannabis desiderabile e
piacevole, e spesso escono
per acquistarla, a rischio
di severi provvedimenti
legali….tuttavia, non sembra
si sviluppino
l’insaziabilità e l’urgenza
da oppiacei, alcol….
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COCAINA
COSTITUENTI
La Cocaina è un alcaloide
naturale ovvero un estere
dell'acido benzoico
contenente una base azotata
ed è una molecola molto
solubile nei tessuti ricchi
di lipidi.
La cocaina si può presentare
in due forme: il cloridrato
e la base libera. Il
cloridrato che appare come
una polvere, può essere
sciolto in acqua, inalato o
iniettato in vena. La base
libera appare al contrario
sotto forma di tavolette di
differente forma e
dimensione e di colore dal
bianco sporco al marrone.
Dalla ebollizione della
Cocaina cloridrato in
ambiente alcalino si libera
la Cocaina base che può
essere estratta con etere (free-base)
o raccolta come "pasta di
cocaina".
La Cocaina base prodotta ha
un punto di fusione più
basso (85-100°C) rispetto
alla Cocaina cloridrato;
questo consente di fumarla
(CRACK) raggiungendo molto
rapidamente tassi ematici
più elevati rispetto all'uso
intranasale della Cocaina
cloridrato.
MODALITA’ DI ASSUNZIONE
• orale, con un rapido
assorbimento. Le foglie di
coca masticate possono dare
assorbimento attraverso la
mucosa della bocca con
concentrazioni plasmatiche
rilevabili dopo 5 minuti,
oppure può essere
direttamente ingerita e in
tal caso la concentrazione
plasmatica è rilevabile dopo
15 minuti;
• intranasale, con
assorbimento più pronto
rispetto alla via orale e
rapida comparsa degli
effetti soggettivi;
• sottocutanea o
intramuscolare, con le quali
viene assorbita lentamente
anche a causa della
vasocostrizione locale. Gli
effetti soggettivi compaiono
lentamente;
• endovenosa rapida,
inducendo effetti
fisiologici e psichici in 30
secondi con aumento rapido e
altrettanto rapido
decremento degli effetti nel
corso dei 30 minuti
successivi;
• respiratoria fumando i
vapori (crack); gli alveoli
polmonari offrono una ampia
superficie di assorbimento e
l'andamento è sovrapponibile
alla via endovenosa. La base
libera normalmente viene
fumata. |
Il Crack è spesso
confezionato in fiale o
bustine di plastica e
venduto in piccole quantità,
di solito 300-500 mg (una
quantità sufficiente per due
o tre inalazioni.
EFFETTI
Gli effetti della cocaina si
manifestano quasi subito
dopo una singola dose e
possono scomparire dopo
pochi minuti oppure dopo
ore. Alcuni utilizzatori
asseriscono che la droga ha
la capacità di aiutare a
svolgere attività fisiche ed
intellettuali più
velocemente, mentre altri
hanno avuto effetti
opposti.
Gli effetti dovuti
all’inalazione della
sostanza sono lenti e
possono variare dai 10 ai 30
minuti, invece quelle
determinati dal fumo possono
persistere dai 5 ai 10
minuti.
Gli effetti sono
caratterizzati da:
• Sensazione di benessere e
euforia
• Elevazione del tono
dell’umore (loquacità,
disinibizione ed eccitazione
che può giungere fino
all’eccitamento euforico,
aumentata sensazione di
fiducia in sé stessi)
• Sensazione di aumentata
capacità mentale
• Diminuzione marcata del
senso della fame
• Aumento sensibile della
resistenza alla fatica
• Indifferenza al dolore
Si possono rilevare quattro
stadi:
stadio 1 - euforia:
caratterizzato da euforia,
accresciuta attività
cognitiva e motoria, aumento
dell’attenzione, riduzione
dell’appetito ed insonnia;
stadio 2 - disforia:
caratterizzato da tristezza,
malinconia, apatia,
difficoltà a concentrarsi,
riduzione dell’appetito e
insonnia;
stadio 3 - paranoia:
caratterizzato da
sospettosità, allucinazioni
e insonnia;
stadio 4 - psicosi: si
manifesta con incapacità di
provare piacere,
allucinazioni, ideazione
paranoide, insonnia,
incapacità di controllare
gli impulsi,
disorientamento. |
DISTURBI
Tra gli effetti indesiderati
abbiamo:
• Pupille dilatate
(midriasi)
• Pressione arteriosa
elevata
• Frequenza cardiaca
aumentata
• Secchezza delle fauci
• Sudorazione
COMPLICANZE
• Aritmia cardiaca
• Infarto del miocardio
• Crisi ipertensive
• Emorragia cerebrale
• Convulsioni generalizzate
• Perforazione del setto
nasale
• Impotenza
• Polmonite (Polmone da
crack)
• Aumentato rischio di
contrarre l’AIDS o le
epatiti B e C
L’iniezione della sostanza
fa accrescere il rischio di
contrarre malattie come
l’AIDS o le epatiti virali.
TOLLERANZA E DIPENDENZA
La tolleranza e la
dipendenza si sviluppano
velocemente. La tolleranza è
caratterizzata dalla
diminuzione degli effetti
piacevoli, che scemano e
solo vengono superati
marginalmente con
l’incremento della dose e la
riduzione degli intervalli
tra le dosi.
Si sviluppa inoltre
sensibilizzazione per gli
effetti ansiogeno e
disforizzante, che aumentano
anche senza l’aumento della
dose.
Il desiderio di riprovare il
piacere sperimentato e di
sfuggire all'ansia porta
all'uso compulsivo della
cocaina, con rapidissima
escalation delle dosi e
della frequenza d'uso.
Si arriva a vere e proprie
abbuffate, cosiddette "binges",
durante le quali il soggetto
non dorme, non si alimenta,
diviene meno esaltato, più
agitato ed aggressivo.
Queste binges possono durare
2-3 giorni, e cessano per il
crollo psicofisico del
soggetto. |
DAMIANA
COSTITUENTI
Fitocomplesso non ben
definito.
Alcune analisi fitochimiche
indicano la presenza di
diversi principi
(flavonoidi, resine, gomme,
sostanze amare e olio
essenziale).
MODALITÀ DI ASSUNZIONE
Le foglie possono essere
fumate o masticate.
Può essere assunta come
un’infusione da the, in
compresse o in capsule.
L’utilizzo non è proibito.
Viene venduta
prevalentemente in sacchetti
contenenti foglie essiccate.
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EFFETTI
Sembra possedere un effetto:
• psicostimolante
• ansiolitico
• afrodisiaco
• tonico
• diuretico
• lassativo
• espettorante
Le foglie vengono impiegate
nell’esaurimento
psico-fisico e
nell’impotenza. Dovrebbero
intensificare le sensazioni
erotiche, migliorare la
circolazione sanguigna
(soprattutto in direzione
delle aree genitali) e
regolare la produzione di
ormoni.
Viene riportato che sia
stato impiegato anche per
problemi mestruali e durante
la gravidanza
|
DISTURBI
La Damiana non sembra essere
tossica nell’uomo o
nell’animale.
È riportata una riduzione
degli zuccheri nel sangue.
DIPENDENZA
Non sono riportati casi di
dipendenza. |
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DESTROMETORFANO
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COSTITUENTI
Il destrometorfano è il
principio attivo di diversi
sciroppi per la tosse.
MODALITÀ DI ASSUNZIONE
La fonte più diffusa del
destrometorfano è lo
sciroppo per la tosse
extra-forte.
E' disponibile inoltre in
capsule e pillole.
Se si rispettano le dosi
consigliate il farmaco è
sicuro ed è efficace nel
trattamento della tosse.
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EFFETTI
Analogo della codeina,
esercita una azione sedativa
specifica sul centro della
tosse situato nel tronco
cerebrale.
Gli effetti variano in
relazione alla dose e i
consumatori del
destrometorfano descrivono
una varietà di situazioni
che vanno da un lieve
effetto stimolante con
percezioni visive distorte
per piccole dosi ad un senso
di completa dissociazione
dal proprio corpo per dosi
elevate. L’effetto
solitamente dura circa 6
ore. I farmaci che possono
essere acquistati senza
prescrizione, contenenti
destrometorfano, spesso
contengono anche
antistaminici ed agenti
decongestionanti.
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DISTURBI
Esercita una minima azione
depressiva sul centro del
respiro, non evidenziabile
alle comuni posologie.
Eccitazione, confusione
mentale, sonnolenza,
vertigini, disturbi
gastrointestinali.
L’abuso di Destrometorfano
può causare morte ed altri
gravi effetti indesiderati,
quali danno cerebrale, crisi
convulsive, perdita di
coscienza ed alterazioni del
ritmo cardiaco.
DIPENDENZA
Dosi elevate di queste
sostanze possono accrescere
seriamente il rischio di
abuso di destrometorfano. |
ECSTASY NATURALE
COSTITUENTI
L’ecstasy naturale consiste
in una sapiente miscela di
erbe. Il principale
stimolate è la pianta Sida
Cordifolia. Abbiamo inoltre
Morning glory, Hawaiian Baby
woodrose, GABA.
MODALITÀ DI ASSUNZIONE
La miscela delle diverse
sostanze viene venduta
generalmente sotto forma di
pastiglia.
EFFETTI
Questi estratti stimolano il
sistema nervoso centrale,
producendo un effetto simile
a quello dell’anfetamina
anche se meno dirompente e
provocano eccitazione al
sistema nervoso periferico.
Dovrebbero intensificare la
percezione dei colori,
donando una sensazione di
grande ilarità,
allucinazioni surreali ed
euforia.
• Morning glory (ipomea
violacea):
E’ considerata da alcuni una
delle poche sostanze
allucinogene ancora legali.
La ragione è da ricercarsi
nel fatto che si tratta di
una pianta estremamente
diffusa e decorativa; i suoi
componenti attivi sono
concentrati nei semi e sono
l’acido D-lisergico e l’ergometrina
(l’LSD viene sintetizzato a
partire dall’acido lisergico
che viene ottenuto da
alcaloidi (ergometrina)
estratti dagli sclerozi, che
rappresentano la forma
vegetativa della Claviceps
purpurea, parassita sulle
piante di segale).
• Hawaiian Baby seeds(argyrha
nervosa):
Questi semi si trovano nei
baccelli rotondi della
pianta (argyrha nervosa),
che cresce nelle foreste
dell’Asia e delle Hawaii. |
Il componente attivo è
l’amina dell’acido
D-lisergico che, al pari
dell’amide dell’acido
D-lisergico, che si trova
nella Morning Glory, è un
allucinogeno.
• GABA (acido gamma
amino butirrico):
E’ un aminoacido naturale di
tipo inibitorio che si trova
sia nel corpo che nel
cervello.
L’utilizzo di GABA stimola
il rilascio dell’ormone
della crescita da parte
della ghiandola pituitaria,
che lo produce naturalmente
quando il corpo deve
sostenere sforzi muscolari
estremi e durante certe fasi
del sonno.
Il GABA tonifica il sistema
nervoso e migliora il ciclo
del sonno.
• Sida Cordifolia
L’estratto di questa pianta
stimola il sistema nervoso
centrale, producendo un
effetto simile
all’anfetamina anche se meno
dirompente, ed eccita il
sistema nervoso periferico
in misura molto maggiore di
quanto faccia l’anfetamina.
Viene utilizzata nella
medicina ayurvedica (scienza
medicinale molto antica che
ha le sue radici in India)
come coadiuvante nella
terapia dell’asma e
contenuta in moti medicinali
ayurvedici insieme ad altre
erbe per aumentare l’energia
vitale ed il tono
dell’organismo. |
• Guranà
L’erba di Guaranà, pianta
presente in natura, è stata
utilizzata per secoli dagli
indigeni dell’Amazzonia come
rinvigorente.
I semi e le foglie della
pianta, un cespuglio
rampicate nativo del Brasile
e dell’Uruguay, hanno un
ingente contenuto di
caffeina.
Una tradizionale bevanda
sociale, un soppressore
dell’appetito e un
afrodisiaco, il guaranà è
usato in maniera sempre
crescente.
La pasta secca ottenuta
principalmente dai semi di
guaranà, può contenere dal
2,5% al 5% di caffeina.
Negli eco smart shop vengono
vendute principalmente
pastiglie di questa
sostanza, pubblicizzata
grazie all’affinità della
struttura chimica dei sui
alcaloidi con quelli della
caffeina e soprattutto della
cocaina, e dal suo presunto
potere stimolante ed
afrodisiaco.
DISTURBI
Viene riportato che dopo
l’ingestione può comparire
una leggera sensazione di
nausea che però non dura a
lungo.
TOLLERANZ E DIPENDENZA
Le sostanze citate non
dovrebbero provocare
assuefazione.
|
EROINA
COSTITUENTI
L’eroina è un composto
chimico abbastanza semplice,
che deriva dalla morfina per
aggiunta di due gruppi
acetilici: Penetra nel
cervello più rapidamente
della morfina perché questi
due gruppi ne accrescono la
capacità di sciogliersi nei
grassi presenti in tale
organo. Pertanto, in seguito
a iniezione di eroina, si
ottiene una "fiammata" molto
più rapida di euforia.
Appare come polvere
finissima bianca o bruna o
rossastra a seconda della
purezza.
MODALITA’ DI ASSUNZIONE
L’eroina viene solitamente
iniettata, inalata o
fumata.
E’ generalmente venduta
sotto forma di polvere
bianca o marrone, oppure
sottoforma di barrette dal
colore scuro.
Spesso è tagliata con
sostanze che ne accentuano
l’azione depressiva (chinino
- barbiturici), sostanze
anestetiche (lidocaina) o
sostanze che ne contrastano
gli effetti secondari
sgradevoli (anfetamina,
caffeina).
Principali miscele
di eroina distribuite nelle
"bustine da strada" sul
mercato clandestino europeo
ed U.S.A.
TIPO COMPOSIZINE
Eroina: N.4 85% di eroina
pura
Eroina: N. 3 40% di eroina
pura
Speedball: eroina e cocaina
Bombitas:
eroina/Anfetamine/caffeina
Eroina Cinese: eroina e
caffeina
Negli USA il contenuto di
eroina nelle bustine da
strada è compreso tra 0 ed
il 20% in peso.
Assumere eroina per via
endovenosa continua ad
essere il metodo più diffuso
di utilizzo dell’eroina,
sebbene degli studi recenti
abbiano dimostrato che c’è
stato uno aumento della
percentuale di consumatori
che la inalano o la fumano.
Con questo cambiamento nel
modo di utilizzare l’eroina
si diffonde un diverso
gruppo di consumatori. I
vecchi consumatori (persone
con più di 30 anni)
continuano ad essere uno dei
gruppi che maggiormente
utilizzano eroina. Ad ogni
modo anche i giovani
consumatori sono attirati
dal basso prezzo e dalla
purezza dell’ eroina che può
essere inalata o fumata
anziché iniettata. |
EFFETTI PSICHICI
• Intensa sensazione di
benessere. Scomparsa del
dolore (sia fisico che
psichico) e dell’ansia
• Difficoltà a parlare
• Deficit mnesico-attentivi
• Segni
parasimpatici:riduzione del
diametro delle pupille
(miosi), bradicardia,
nausea, vomito.
DISTURBI
Aumentando il dosaggio
dell’eroina aumenta la
depressione del sistema
nervoso centrale:
• Depressione respiratoria
• Ipotensione
• Ipotermia
• Iporeflessia
• Coma
TOLLERANZA
Con l’uso di eroina la
tolleranza si instaura con
grande rapidità e con
altrettanta rapidità cessa
alla sospensione
dell’assunzione.
Per questo motivo il rischio
di overdose è elevatissimo
alla ripresa dell’uso di
Eroina dopo una fase di
astinenza.
DIPENDENZA
Solitamente, chi abusa di
eroina può arrivare ad
iniettarsi la droga più
volte al giorno. Le
iniezioni endovenose
producono un effetto più
intenso e lo stato di
euforia subentra molto
rapidamente (dai 7 agli 8
secondi), mentre le
iniezioni intramuscolari
producono un sopraggiungere
più lento dello stato di
euforia (dai 5 agli 8
minuti). Quando l’eroina
viene sniffata o fumata,
l’apice del suo effetto
viene raggiunto solitamente
dopo 10 - 15 minuti. Benché
fumare o sniffare l’eroina
non produca effetti così
velocemente come l’iniezione
endovenosa, le varie forme
di somministrazione
dell’eroina provocano
assuefazione.
SINDROME D’ASTINENZA
SISTEMA NERVOSO CENTRALE
• Ansia
• Irrequietezza
• Sonnolenza
• Aggressività
• Insonnia
• Nausea e vomito
|
SISTEMA MUSCOLARE
• Dolori muscolari
• Rigidità
• Tremori
• Ipotonia
SISTEMA SIMPATICO
• Febbre
• Iperglicemia
• Pallore
• Piloerezione
• Midriasi (aumento del
diametro delle pupille)
SISTEMA PARASIMPATICO
• Sudorazione
• Rinorrea (escrezione
abbondante di muco dal naso)
• Lacrimazione
• Salivazione
• Iperacidità
• Diarrea
• Crampi addominali
Non sono descritti
casi letali di astinenza da
eroina ad eccezione dei casi
di astinenza nei neonati da
madre eroinomane.
Nel giro di 4 - 7 giorni si
assiste ad una progressiva e
spontanea scomparsa dei
sintomi e segni. Per qualche
mese si ha insonnia, ansia,
depressione e "craving"
(desiderio intenso di
assumere eroina).
RISCHIO DI CONTRARRE:
• Virus dell’HIV
• Virus dell’epatite B
• Virus dell’epatite
CONSIDERAZIONI
Sebbene l’eroina pura stia
diventando più diffusa,
l’eroina di strada è per lo
più "tagliata" con altre
droghe o con sostanze come
zucchero, amido, latte in
polvere o chinino. L’eroina
venduta nelle strade può
anche essere tagliata con
stricnina o altri veleni.
Chi fa uso di eroina, non
conoscendo la reale potenza
della droga o il suo reale
contenuto, può correre il
rischio di overdose e morte.
L’eroina causa anche dei
problemi per quello che
riguarda la trasmissione
dell’AIDS (Acquired Immune
Deficiency Sindrome) ed
altre malattie che possono
derivare dallo scambio di
siringhe ed altri utensili
usati per iniettarsi
l’eroina. |
FENCICLIDINA o PCP
COSTITUENTI
Il PCP è un anestetico
generale noto come
fenciclidina oppure
1,1-phenyl-cyclohexilpiperdine
MODALITÀ DI ASSUNZIONE
Può essere fumata (mescolata
a marijuana), inalata o
assunta per via endovenosa.
EFFETTI
E’ veramente complesso
cercare di spiegare gli
effetti di questa sostanza
utilizzata a scopo
"ricreazionale": non è una
sostanza rilassante come
l’eroina o la morfina anche
se ha capacità anestetiche,
e non è un eccitante come la
cocaina e l’anfetamina
sebbene possa far sentire a
chi lo assume eccitazione ed
invincibilità.
Quando è sniffato o fumato,
il PCP viene trasportato
rapidamente fino al cervello
per interrompere il
funzionamento delle aree che
costituiscono il complesso
dei recettori del NMDA (N-metilico-D-aspartato),
che sono recettori del
neurotrasmettitore
glutammato.
Questi recettori giocano un
ruolo importante nella
percezione del dolore, nella
cognizione – compresi
apprendimento e memoria – e
nelle |
emozioni. Nel cervello,
il PCP altera anche l’azione
della dopamina, un
neurotrasmettitore
responsabile dell’euforia
e del "flash"
associato a molte droghe da
abuso.
Gli effetti del PCP sono
imprevedibili. Di solito
compaiono dopo pochi minuti
dall’ingestione e durano per
diverse ore. Alcuni utenti
dicono di aver sentito gli
effetti della droga per dei
giorni. A volte l’assunzione
della droga può produrre
sensazioni di distacco dalla
realtà, compresa distorsione
dello spazio, del tempo e
dell’immagine corporea;
un’altra può produrre
allucinazioni, panico e
paura. Chi usa PCP può
diventare disorientato,
violento o suicida.
DISTURBI
Puo’ determinare quadri
simil schizoferenici,
comportamenti violenti
improvvisi, rigidità
muscolare, crisi
epilettiche, ipertensione
arteriosa, tachicardia.
Piccole dosi di PCP (5 mg o
meno) producono come effetti
fisici respiri poco profondi
e rapidi, aumento della
pressione sanguigna e della
frequenza cardiaca ed
elevate temperature
corporee. Dosi di 10 mg o
più causano pericolosi
|
cambiamenti nella
pressione sanguigna, nella
frequenza cardiaca e nella
respirazione, spesso
accompagnati da nausea,
visioni confuse, vertigini
ed una minore percezione del
dolore. La contrazione
muscolare può causare
movimenti non coordinati e
posizioni innaturali. Nei
casi gravi le contrazioni
muscolari possono provocare
fratture ossee o danni al
rene. Dosi molto elevate di
PCP possono originare
convulsioni, coma,
ipertermia e morte.
DIPENDENZA
Un uso ripetuto del PCP può
portare alla dipendenza, e
recenti ricerche
suggeriscono che un uso
ripetuto o prolungato del
PCP può causare sindrome
d’astinenza quando si smette
di far uso della droga.
Sintomi come perdita della
memoria e depressione
possono persistere anche per
un anno dopo che il
consumatore ha smesso di
usare il PCP. |
GHB
COSTITUENTI
Il GHB (gamma-idrossi
butirrato sodico) è una
molecola presente
naturalmente nell’organismo
dei mammiferi, distribuita
soprattutto nel cervello, ma
anche in diversi altri
tessuti e organi (reni,
cuore, muscolatura e tessuto
adiposo).
Le sue funzioni fisiologiche
sono complesse e ancora oggi
poco chiare.
MODALITÀ DI ASSUNZIONE
Viene assunto in occasione
di rave party e nelle
discoteche come sostituto
dell’alcool, ecstasy e
anfetamine, oltre che come
anestetico per rendere
incoscienti le vittime di
stupri o di furti che al
risveglio non si ricordano
di avere subito
l’aggressione.
Difficilmente l’assuntore
conosce la quantità di
principio attivo che sta
consumando dal momento
che il GHB può essere
sintetizzato senza
particolari difficoltà
utilizzando ricette
disponibili in internet che
richiedono ingredienti
facilmente |
reperibili anche per gli
adolescenti.
Si ottiene così una polvere
bianca, insapore, inodore da
assumere per bocca, oppure
viene disciolto in quantità
variabili d’acqua e
distribuito in fialette.
EFFETTI
La sua assunzione provoca
variazioni dei livelli di
neurotrasmettitori
(dopamina, serotonina e
acetilcolina), molecole
responsabili del trasporto
degli impulsi nervosi che
sono alla base del
funzionamento del cervello.
L’assunzione di GHB produce
uno stato di rilassamento e
tranquillità, moderata
euforia, e tendenza alla
loquacità; effetti molto
simili a quelli dell’alcool,
ma con il vantaggio
dell’assenza del classico
malessere "post-sbornia".
Le sensazioni piacevoli
compaiono dopo mezz’ora
dall’assunzione della droga,
scompaiono dopo circa tre
ore e possono essere
prolungate ripetendo
l‘assunzione. |
DISTURBI
Stati confusionali,
stordimento, incoerenza
nella verbalizzazione e
sedazione totale (nel caso
di una dose troppo alta).
Fra gli effetti collaterali
conosciuti si segnalano
inoltre forti attacchi di
nausea, vomito, confusione e
difficoltà muscolari. Nei
casi più gravi sono state
osservate convulsioni,
collasso, coma e morte.
La tossicità del GHB aumenta
poi se viene assunto in
associazione con altre
sostanze neurodeprimenti,
come per esempio l’alcool,
l’eroina.
TOLLERANZA E DIPENDENZA
La capacità del GHB di
indurre tolleranza e
dipendenza fisica appare
debole
Si può tuttavia presentare
una sindrome d’astinenza
caratterizzata da insonnia,
ansia tremori e crampi
muscolari. |
ICE-SPEED (Crank,
Crystal, Ice, Speed shabu)
COSTITUENTI
Speed e Ice hanno lo stesso
principio attivo la
metanfetamina. La struttura
chimica è simile
all’anfetamina ma ha
un’attività più pronunciata
a livello del sistema
nervoso centrale.
MODALITÀ DI ASSUNZIONE
Lo speed si può ingerire,
sotto forma di gel o di
polvere solo se avvolta in
una cartina in quanto può
causare danni alle mucose o
ai denti, si può sniffare
tramite delle cannucce.
L’Ice si può fumare
utilizzando delle pipe di
vetro.
I tempi e i modi "della
salita" variano di molto a
seconda del tipo di
assunzione: se ingerito, gli
effetti compaiono dopo
mezz’ora; se sniffato
bisogna aspettare non più di
qualche minuto; se fumato,
come nel caso dell’Ice,
agisce immediatamente.
EFFETTI
Come l’anfetamina, queste
sostanze appartenenti alla
metanfetamina determinano un
aumento delle attività
fisiche e psicologiche, un
senso generale di benessere.
Gli effetti della
metanfetamina possono
variare da sei ad otto ore.
Nel caso dell’ICE gli
effetti possono durare più
di dodici ore. |
Lo speed e l’Ice
stimolano l’attività fisica,
comportamentale e la
vigilanza; all’inizio è
comune avvertire una certa
euforia ed una sensazione di
benessere, in quanto la
sostanza, liberando la
dopamina nel cervello,
provoca un innalzamento
dell’amor proprio e fa
sentire invincibili.
L’azione farmacologia dell’Ice
e dello Speed è lunga con un
aumento della durata degli
effetti psicologici.
DISTURBI
Aumentano il ritmo del
battito cardiaco, la
frequenza respiratoria, la
pressione arteriosa e la
temperatura del corpo, hanno
inoltre l’effetto di far
scomparire la fame.
Dopo una fase iniziale di
benessere si osserva
generalmente: stanchezza,
apatia, depressione,
nervosismo, insonnia e crisi
psicotiche.
Dosi massicce possono
provocare patologie acute ed
eventualmente il decesso per
problemi al sistema
cardio-circolatorio,
emorragie al cervello o
ipertermie fulminati
(innalzamento eccessivo
della temperatura corporea).
La metanfetamina è inoltre
tossica a livello cerebrale.
|
TOLLERANZA
Sussiste il rischio di
tolleranza verso la
metanfetamina. Tende ad
instaurarsi velocemente. Ciò
significa che gli effetti di
benessere scompaiono
velocemente prima ancora che
le concentrazioni nel sangue
della sostanza siano
diminuite
significativamente.
Esiste quindi il rischio
d’overdose e d’abuso della
sostanza.
DIPENDENZA
Speed ed Ice sono sostanze
che causano facilmente
assuefazione.
L’abuso di metanfetamina sta
diventando un serio problema
soprattutto negli Stati
Uniti.
Sebbene non ci siano sintomi
astinenziali, vi sono
numerosi sintomi che
compaiono quando un
utilizzatore cronico
interrompe l’assunzione
della sostanza: depressione,
ansia, aggressività,
stanchezza, paranoia e un
intenso desiderio di
assumere la sostanza. |
INALANTI
EFFETTI
L’abuso di sostanze
inalanti è più
frequente nei
giovani, soprattutto
a causa della loro
facile reperibilità
e del basso costo.
I segni di
intossicazione acuta
da inalanti sono
rappresentati da:
• disinibizione
comportamentale
• euforia
DISTURBI
Gli effetti
indesiderati più
frequenti sono
caratterizzati da:
• aggressività
• apatia
• nausea
• sonnolenza
• stanchezza
• mancata
coordinazione
motoria
• difficoltà a
concentrarsi
• depressione
dell’umore
• cefalea
• disturbi della
percezione
• allucinazioni
visive |
COMPLICANZE
• neuropatie
centrali e
periferiche
• epilessia
• danni cardiaci e
polmonari
• danni epatici
• danni renali
• intossicazione
acuta con
possibilità di morte
istantanea per
inalazione
• asfissia
• aritmie cardiache
• anomalie fetali
Tutti gli inalanti
deprimono la
funzione cardiaca e
l’intossicazione
acuta da queste
sostanze può indurre
gravi aritmie
cardiache. Il
rischio maggiore
associato all’abuso
di inalanti è
rappresentato dalla
morte improvvisa. Le
complicanze
organiche derivate
dall’assunzione di
inalanti possono
essere molto varie e
comprendere danni a
carico di vari
organi, quali
polmoni, i reni, e
il midollo osseo. In
seguito a
esposizione
protratta agli
inalanti sono state
riscontrate
patologie
psichiatriche gravi. |
TOLLERANZA
È possibile che si
sviluppi tolleranza
alle sostanze
elencate se assunte
costantemente.
DIPENDENZA
In seguito all’uso
cronico di inalanti,
è stata riscontrata
in alcuni soggetti
una sintomatologia
astinenziale che
inizia 1-2 giorni
dopo l’assunzione e
perdura per qualche
giorno.
La sindrome da
astinenza causa:
• disturbi del
sonno
• dolori addominali
• nausea
• sudorazione
• irritabilità
• tremori |
LSD
COSTITUENTI
L’LSD è una sostanza
solubile in acqua,
chiara o bianca,
senza odore,
sintetizzata
dall’acido
lisergico, un
composto derivante
da un fungo della
segale.
Il nome chimico è
Dietilamide
dell’Acido
Lisergico.
MODALITÀ DI
ASSUNZIONE
E assunta
prevalentemente per
os.
LSD viene prodotto
per lo più sotto
forma di
francobolli,
zollette di zucchero
o pillole; varia
molto negli effetti
a seconda dei tagli
(sostanze che si
aggiungono alla
principale) di
ecstasy, stricnina e
anfetamine.
EFFETTI
Psichedelico con
effetti di illusioni
e amplificazioni
sensoriali diversi a
seconda del contesto
e del soggetto.
Non è ancora chiaro
il preciso
meccanismo
attraverso cui l’LSD
altera la
percezione. Test di
laboratorio hanno
suggerito che l’LSD,
come le piante
allucinogene, agisce
su certi gruppi di
recettori di
serotonina noti come
i recettori 5-HT.
Gli effetti dell’LSD
solitamente iniziano
da 30 a 90 minuti
dopo l’ingestione e
possono durare anche
|
12 ore. Gli utenti
fanno riferimento
all’LSD e ad altre
esperienze con
allucinogeni col
termine "trip"
(viaggio) ed alle
gravi esperienze
negative col termine
"bad trip" (brutto
viaggio).
L’LSD ha anche
effetti notevoli sui
sensi. Colori,
odori, suoni e altre
sensazioni sono
molto amplificate.
In alcuni casi, le
percezioni
sensoriali possono
mescolarsi in un
fenomeno noto come
sinestesia, in cui
ad una persona
sembra di ascoltare
o percepire colori e
di vedere suoni.
Le allucinazioni
distorcono o
trasformano forme e
movimenti, e possono
creare l’impressione
che il tempo si
muova molto
lentamente o che il
corpo del
consumatore di LSD
stia cambiando
forma. In qualche
"trip" gli
utilizzatori
sperimentano
sensazioni che sono
piacevoli e
mentalmente
stimolanti e che
producono un senso
di suprema
comprensione. I "bad
trip" includono
pensieri
terrificanti e
opprimenti
sensazioni di
ansietà e
disperazione che
includono paura
della pazzia, della
morte e della
perdita di
controllo.
DISTURBI
Chi fa uso di LSD
può sperimentare
degli effetti
fisiologici, come
incremento della
pressione |
sanguigna e della
frequenza cardiaca,
capogiri, perdita di
appetito, bocca
secca, fatica,
nausea,
intorpidimento e
tremori; ma i
principali effetti
della droga sono
emozionali e
sensoriali. Le
emozioni del
consumatore possono
passare rapidamente
dalla paura
all’euforia, con
cambiamenti così
repentini da far
apparire l’utente
come se
sperimentasse
diverse emozioni
simultaneamente.
Possiamo avere
attacchi di panico.
Nei casi più gravi
il soggetto può
diventare psicotico.
TOLLERANZA
I consumatori di LSD
sviluppano
rapidamente un alto
livello di
tolleranza agli
effetti della droga.
Dopo un uso
ripetuto,
necessitano di dosi
crescenti di droga
per ottenere effetti
simili. Inoltre,
l’uso di LSD produce
tolleranza ad altri
allucinogeni.
DIPENDENZA
Non vi sono prove
che l’LSD produca
sintomi fisici da
crisi d’astinenza
quando si smette di
fare un uso cronico
di questa sostanza |
KANNA
COSTITUENTI
Viene riportato da
alcuni studi che gli
alcaloidi presenti
nella pianta
Sceletium sono
almeno nove.
La mesembrina è
stato il primo
alcaloide isolato
dalla pianta.
MODALITÀ DI
ASSUNZIONE
Viene venduta sotto
forma di gomma da
masticare o di erba
essiccata.
Oltre a masticare il
prodotto essiccato,
è riportato che può
essere utilizzato
come analgesico o
sedativo sotto forma
di tintura. Può
essere inoltre
fumata o sniffata.
Alcuni utilizzatori
la associano alla
cannabis riferendo
un sinergismo e
potenziamento degli
effetti. |
EFFETTI
La mesembrina sembra
avere un blando
effetto di tipo
narcotico e
ansiolitico.
Queste proprietà
narcotiche vengono
riportate in
letteratura
principalmente dopo
un processo di
fermentazione della
pianta.
Alcuni siti Internet
e varie
testimonianze
affermano che la
kanna può avere
effetti inebrianti.
Questi effetti
esercitati dalla
kanna sembrano
essere causati da
diversi alcaloidi,
quali mesembrina e
tortuosamina, che
interagiscono con
neurotrasmettitori
del sistema nervoso
centrale (in
particolare con
serotonina).
Tuttavia il
meccanismo d’azione
della Kanna non è
noto
Serotonina:
Alcuni studi
sostengono che la
mesembrina inibisce
il recupero di
serotonina da parte
delle cellule
neuronali.
Neurotrasmettitore
sintetizzato nel
cervello ed in altri
tessuti coinvolto in
diverse funzioni:
(regolazione del
sonno e del dolore,
nei comportamenti
motorio, alimentare
e sessuale) |
DISTURBI
Tra gli effetti
indesiderati sono
riportati:
• cefalea
• perdita di
appetito
• depressione
• malessere
DIPENDENZA
Le sostanze
alcaloidi della
pianta non sembrano
causare dipendenza |
KETAMINA
COSTITUENTI
La ketamina
[2-(2-Chlorophenil)-2-(methylamino)-cyclohexanone],
è un anestetico di
elezione in campo
veterinario.
La sostanza può
essere classificata
nella famiglia dei
metamfetaminici
psichedelici
sintetici data la
sua struttura
chimica.
La ketamina non ha
odore e sapore, così
può essere aggiunto
alle bevande senza
essere rilevato, e
produce amnesia. A
causa di queste
proprietà, questa
droga è talvolta
somministrata a
vittime ignare e
usata talvolta per
commettere crimini
sessuali e stupri.
MODALITÀ DI
ASSUNZIONE
Viene usata come
droga (per via
orale, intranasale,
ma anche fumata o
iniettata), per i
suoi effetti che
possono essere
calmanti o
allucinogeni, spesso
insieme all’ecstasy. |
Questa sostanza si
trova sul mercato
illegale sia sotto
forma di polvere che
di liquido.
Benché sia prodotta
sottoforma liquida
per essere
iniettata, nel suo
uso illecito la
ketamina viene fatta
evaporare per
formare una polvere
che può essere
sniffata oppure
compressa per
formare delle
pillole. Essendo
utilizzata in
contesti di
socializzazione
giovanile fa parte
delle "club drugs".
EFFETTI
I consumatori
descrivono
sensazioni che vanno
da una piacevole
impressione di
volare alla
sensazione di essere
staccati dal proprio
corpo. La sostanza
determina euforia.
Alcune volte l’uso
di ketamina produce
terribili sensazioni
di un quasi completo
distaccamento
sensoriale che è
paragonabile ad
un’esperienza
prossima alla morte.
Queste esperienze,
simili ai "bad trip"
dell’LSD, sono
chiamate "K-hole". |
La sostanza a
piccole dosi,
diventa uno
psichedelico di
grande potenza, con
un effetto
intensissimo seppur
di breve durata
(circa una
quindicina di
minuti).
DISTURBI
Se la sostanza non è
adulterata o assunta
in dosi eccessive,
non presenta rischi
di tossicità.
Può causare
dissociazione
mente-corpo,
paranoie,
allucinazioni,
deliri, difficoltà
respiratorie,
nausea, vomito,
vertigini,
alterazioni del
battito cardiaco,
incoordinazione
motoria, disturbi
visivi.
Può inoltre
provocare una
paralisi temporanea
e insensibilità ai
dolori: è quindi
facile subire
lesioni senza
accorgersene.
DIPENDENZA
La sostanza non
sembra causare
dipendenza. |
KRATOM
COSTITUENTI
La struttura chimica
della mitraginina è
in parte simile ad
altre droghe con
effetto psichedelico
quali la psilocibina
e LSD (dietilamide
dell’acido
lisergico).
Essa viene isolata
dalla frazione
alcaloide estratta
dalle foglie giovani
della Mitragina
speciosa Korth
(famiglia delle
Rubiace).
E’ solubile in
soluzione alcolica e
in acido acetico.
MODALITA’ DI
ASSUNZIONE
Può essere
masticato, fumato, o
assunto come
bevanda.
Su Internet vengono
presentate ricette
di base per fare il
te’ di Kratom.
EFFETTI
Dai cinque ai dieci
minuti dopo il
consumo vengono
descritti i seguenti
effetti:
• Sedativi
• Stimolanti
• Analgesici
• Antitussivi
• Antidiarroici
Viene riportato da
alcuni siti internet
che il Kratom a
dosaggi medi sembra
avere un effetto
stimolante, mentre a
dosi elevate è quasi
sempre sedativo.
Sebbene si pensi che
le azioni
|
neurofarmacologiche
di questi composti
siano associate al
sistema nervoso
centrale ed in
particolare ai
sistemi
serotoninergici
(caratterizzati
dallo specifico
neurotrasmettitore
serotonina),
tuttavia sono
disponibili poche
informazioni sugli
effetti della
mitraginina a
riguardo delle
funzioni
serotoninergiche
nel cervello.
Uno studio clinico
ha evidenziato che
l’assunzione cronica
delle foglie di
Mitragina speciosa (Kratom)
produce sintomi
psicotici di tipo
allucinatorio.
Tuttavia sono pochi
gli studi che hanno
confermato questo
effetto.
Studi negli animali
hanno evidenziato
che la mitraginina
possiede un’azione
antidolorifica e che
gli effetti sono
interrotti dal
naloxone, un farmaco
che blocca l’azione
degli oppioidi,
indicando un ruolo
della mitraginina
nella stimolazione
di recettori
oppioidi (una sorta
di serratura a cui
si legano le
sostanze oppioidi).
Queste osservazioni
sembrano spiegare
l’uso terapeutico
che se ne faceva di
questa pianta in
Tailandia nei
programmi di
detossificazione per
quanto riguarda la
dipendenza da
morfina.
DISTURBI
A causa degli
effetti dannosi che
possono presentarsi
dopo l’uso continuo
della sostanza, il
governo Tailandese
ne ha proibito
l’utilizzo (Kratom
Act 2486 del 3
agosto 1943).
Una dose eccessiva
potrebbe causare
secondo
|
alcune
testimonianze:
• Psicosi
• sonnolenza
• disturbi motori
• disturbi
dell’equilibrio
• rigidità muscolare
e tremori alla
faccia, alle
estremità e alla
lingua
• stipsi
DIPENDENZA
Non è ben chiaro se
la sostanza possa
causare dipendenza.
Se usato
occasionalmente il
Kratom non dovrebbe
provocarla.
Esistono tuttavia
studi che
testimoniano un
meccanismo d’azione
simile a quello
delle sostanze
oppioidi.
In Tailandia la
sostanza è illegale
come l’eroina e la
cocaina. Nella
popolazione si sono
presentati casi di
dipendenza dopo uso
prolungato.
Tra i sintomi di
astinenza riportati
sono da includere:
• nervosismo
• aggressività
• depressione
• dolore ai muscoli
e alle ossa
• colore della cute
più scura
• insonnia
In Australia è stata
inserita tra le
sostanze a rischio
di abuso e quindi
illegali (Scheda 9
SUSPD: Standard for
the Uniform
Scheduling of Drugs
and Poisons, del
febbraio 2004).
|
MDMA
(ecstasy)
COSTITUENTI
L’ecstasy è il più
famoso nome gergale
per indicare l’MDMA
(3,4
metilenediossimetamfetamina)
inizialmente nota
come Adam, una
sostanza di sintesi
appartenente al
gruppo delle
fenetilamine
psicoattive, e come
tale ha un stretta
attinenza chimica
con le anfetamine,
pur presentando
contemporaneamente
affinità con la
mescalina, il
principale alcaloide
del cactus
allucinogeno
peyote.
E’ una sostanza
cristalliforme e
inodore, dal sapore
amaro. Se i
cristalli sono molto
piccoli assomiglierà
ad una polvere; è
una sostanza
chimicamente
stabile, non si
decompone al
contatto con l’aria,
né con la luce o il
calore ed è perciò
(contrariamente
all’LSD)
conservabile per
lungo tempo.
MODALITA’ DI
ASSUNZIONE
L’ecstasy e un
composto sintetico,
generalmente
spacciato in
pasticche colorate o
capsule, molto più
raramente in
polvere.
Può essere assunto
per via iniettiva,
orale, endonasale o
inalatoria.
L'ecstasy che si
trova sul mercato,
tuttavia, non è mai
MDMA puro ma è
sempre mescolato, in
combinazioni
diverse, con altre
sostanze.
L'ecstasy è
spacciata in modo
capillare durante le
lunghe notti del
week-end per
sopportare lo stress
della notte e
favorire la
disinibizione.
|
EFFETTI
L’ecstasy influisce
sul cervello
incrementando
l’attività di almeno
due
neurotrasmettitori
(molecole che
trasportano le
informazioni da
unneurone all’altro
all’interno del
cervello) fra cui
serotonina e
dopamina. La
serotonina è un
neurotrasmettitore
che svolge un ruolo
importante nella
regolazione
dell’umore, del
sonno, del dolore,
dell’appetito, delle
emozioni e di altri
comportamenti.
Questo eccessivo
rilascio di
serotonina dà luogo
alle sensazioni
piacevoli derivanti
dall’uso di ecstasy.
Gli effetti
dell’ecstasy si
pongono a ponte tra
quelli
dell’amfetamina e
quelli degli
allucinogeni:
uniscono effetti di
eccitamento a
effetti di natura
psichedelica.
I suoi effetti
durano da 3 a 6 ore.
Con l'assunzione
sembrano sparire le
barriere e le
inibizioni.
Tra gli effetti
psicologici indotti
dall’ecstasy
abbiamo:
• Miglioramento
dell’umore
• Sensazione di
vicinanza emozionale
verso gli altri
(empatia)
• Miglioramento
delle capacità
d’interazione
sociale
• Facilità di
comunicazione
• Potenziamento
delle sensazioni e
delle percezioni
• Diminuita
percezione della
fatica, fame e sete
• Aumento delle
capacità
introspettive
• Alterazione del
senso del tempo |
DISTURBI
Uno dei principali
problemi legato
all’assunzione di
ecstasy è causato da
un aumento
improvviso della
temperatura
corporea. Sotto la
sua azione non si
avverte più il
calore provocato da
una concomitanza di
fattori: il ballare
per ore senza sosta
e spesso in locali
poco areati, la
scarsa idratazione,
il rialzo della
temperatura. Si può
avere uno shock
cardiovascolare, o
peggio ancora una
ipertermia maligna,
vale a dire un
rialzo della
temperatura corporea
a di sopra dei
41-42°C.L’MDMA o
ecstasy danneggia il
cervello ed è
tossica a livello
dei neuroni. Inoltre
l’ecstasy può
causare un aumento
della frequenza
cardiaca e della
pressione sanguigna,
una riduzione
dell’appetito,
insonnia, nausea
vomito.
Si possono osservare
dopo un lungo
utilizzo della
sostanza confusione,
depressione, ansia,
perdita di memoria e
riduzione nella
capacità di
elaborazione. In
casi gravi dei
disturbi che
interessano diversi
organi.
TOLLERANZA
In gran parte dei
casi si assiste al
fenomeno della
tolleranza. Il
soggetto aumenta il
numero e la quantità
delle dosi appena
gli effetti della
prima cominciano ad
attenuarsi.
DIPENDENZA
L’ecstasy può
portare alla
dipendenza.
Gran parte delle
persone che fanno
uso di ecstasy
avvertono i sintomi
della crisi
d’astinenza,
compresi fatica,
perdita d’appetito,
depressione e
problemi di
concentrazione. |
NEXUS
COSTITUENTI
Il principio attivo
è la
Bromodimetossifenetilamina.
MODALITÀ DI
ASSUNZIONE
Si presenta sotto
forma di pastiglie o
in polvere. Può
essere ingerita o
inalata.
|
EFFETTI
Gli effetti
ricercati sono di
tipo stimolante,
allucinogeno e
psicoattivo.
Rende chi la
utilizza
estremamente
consapevole della
situazione in cui
vive, è facilmente
controllabile da chi
la assume se non se
ne usano delle dosi
eccessive.
|
DISTURBI
Dosi elevate possono
provocare attacchi
di panico,
aggressività,
nausea, ansia,
crampi, tremori,
disturbi
cardiovascolari e
disidratazione.
TOLLERANZA E
DIPENDENZA
I casi di abuso sono
sporadici. Non è ben
chiaro se possa
causare dipendenza.
|
PIRACETAM
COSTITUENTI
Il piracetam è un
derivato del GABA
(acido gamma amino
butirrico). È molto
simile nella
struttura molecolare
all’aminoacido
piroglutammato.
MODALITÀ DI
ASSUNZIONE
In Italia viene
venduto sotto
prescrizione medica
in tavolette da 400
o 800 milligrammi.
In altri paesi la
vendita è libera.
EFFETTI
Vari studi clinici
effettuati su
giovani in ottima
salute e soggetti in
età senile hanno
dimostrato che
questo farmaco ha la
proprietà di:
|
• aumentare la
capacità di
attenzione e di
concentrazione
• migliorare il
processo di
integrazione delle
informazioni e la
vigilanza corticale
• determinare un
aumento nel flusso
di informazioni fra
i due emisferi
cerebrali
Secondo alcuni studi
dovrebbe quindi
potenziare funzioni
come, capacità di
sintesi, la
creatività e la
rimozione dei
problemi.
L’effetto di questo
nootropico ha
un effetto sinergico
(cioè i suoi effetti
risultano
amplificati se
assunto insieme ad
una delle suddette
sostanze) con
DMAE ,
centrofenossina,
colina ed
Hydergina.
|
DISTURBI
Non sono riportati
effetti tossici da
parte del piracetam.
Tra i rari
effetti indesiderati
sono riportati:
• Insonnia
• Agitazione
psicomotoria
• Nausea
• Cefalea
• Disturbi
gastrointestinali
DIPENDENZA
Il piracetam non
causa dipendenza.
|
POPPER
COSTITUENTI
Originariamente
nitrito di amile o
di butile, oggi in
varie forme di
nitriti.
MODALITA’ DI
ASSUNZIONE
Il popper si
presenta sotto forma
di liquido,
contenuto in fiale o
bottigliette.
L'assunzione
avviene, quasi
sempre, per
inalazione.
EFFETTI
Qualcuno lo usa come
droga per i suoi
effetti di
stimolazione
sessuale,
prolungamento
dell’orgasmo, e
anche distorsione
delle percezioni.
Gli effetti sono
immediati e durano 2
– 3 minuti
L'assunzione
produce:
• Vasodilatazione
• Rilassamento della
muscolatura
• Senso di euforia
• Aumento del
desiderio sessuale
Il Popper aumenta il
battito cardiaco
molto velocemente e
chi lo assume si
sente il "cuore in
gola", come se
stesse facendo
Bungy-Jumping
|
(calarsi nel vuoto
appeso a un
elastico). Ma l'uso
del popper è
collegato, in
particolare, al mito
della sua capacità
di potenziare il
desiderio e le
prestazioni
sessuali.
L'effetto desiderato
è comunque di breve
durata e chi lo
utilizza durante
l'atto sessuale è
costretto a
interrompere spesso
il rapporto per le
frequenti
inalazioni, data la
breve durata
dell'effetto di
eccitazione.
DISTURBI
Dopo l‘inalazione si
può avvertire:
• Senso di
pesantezza a livello
del capo, che può
essere seguito da
cefalea e vertigini
• Aumento del
battito cardiaco
• Attacchi di nausea
• Vomito
• Alterazioni della
vista
• Disturbi cardiaci
molto gravi in
persone predisposte
Se viene assunto
insieme ad ecstasy,
anfetamine, cocaina,
il rischio di
attacchi cardiaci
aumenta
notevolmente, anche
nei soggetti in |
perfetta forma
fisica.
Il liquido è
pericoloso per la
pelle e le mucose,
produce forti
infiammazioni e, in
alcuni casi, vere e
proprie ustioni.
Particolarmente
pericoloso se
inghiottito (può
uccidere) o fumato
(è infiammabile).
TOLLERANZA
La tolleranza si
sviluppa
rapidamente, ed è
facile la
possibilità di
overdose.
DIPENDENZA
Il rischio di
dipendenza
psicologica dal
popper è molto
forte, chi lo usa
per un incontro
sessuale pensa di
non poter più avere
rapporti senza la
sostanza.
I sintomi causati
dall’astinenza
includono:
• sudorazione
• insonnia
• tremori
• nausea
• disturbi
gastrointestinali
|
MESCALINA
- PSILOCIBINA
MESCALINA
COSTITUENTI
Il peyote contiene
molti costituenti
chimici.
La mescalina
(trimetossifeniletilamina)
è il principio
attivo del peyote,
cactus a effetti
psichedelici
contenente diversi
principi attivi ed è
utilizzato
soprattutto in
Centro America.
E’ un alcaloide
dotato di proprietà
narcotizzanti e
allucinogene. Ha una
somiglianza chimica
con la
noradrenalina.
MODALITÀ DI
ASSUNZIONE
La mescalina viene
assunta per via
orale.
Può essere
sintetizzata in
laboratorio. Viene
spacciato sotto
forma di bottoni
freschi o secchi.
EFFETTI
Amplificazioni delle
percezioni e degli
stati di coscienza
(vedi scheda
allucinogeni). Gli
effetti della
mescalina sono meno
violenti di quelli
del peyote e sono
descritti come
analoghi a quelli
dell’LSD.
RISCHI
Nausea vomito
allucinazioni o
meglio illusioni
visive e uditive.
TOLLERANZA E
DIPENDENZA
Puo’ sviluppare
tolleranza. |
PSILOCIBINA
COSTITUENTI
La psilocibina è il
principio attivo di
alcuni funghi
messicani.
Nell’organismo il
gruppo fosfato viene
rimosso e si forma
così il prodotto
attivo psilocina.
La Psilocybina e la
psilocina fanno
parte della famiglia
delle triptamine e
si comportano in
modo simile al
neurotrasmettitore
serotonina.
MODALITÀ DI
ASSUNZIONE
Viene assunta per
via orale.
EFFETTI
Brillantezza delle
luci, maggior
sensazione di
dilatazione e
rallentamento del
tempo.
Crea stati di
alterazione delle
percezioni
particolari.
DISTURBI
I principi attivi
hanno una bassa
tossicità. Si può
manifestare uno
stato di
alienazione,
indifferenza e
allucinazioni.
TOLLERANZA E
DIPENDENZA
Può determinare
dipendenza
psicologica. |
SALVIA
DIVINOUM
COSTITUENTI
Nel 1982, un gruppo
di studiosi
isolarono i composti
della sostanza che
furono denominati
Salvinorina A e B.
Dalle foglie della
pianta sono stati
isolati
successivamente sei
differenti principi
attivi (Salvinorina
A-F).
In riferimento alla
relazione
dose-risposta, il
principio attivo,
Salvinorin A, è
considerato da
alcuni studiosi uno
dei più potenti
allucinogeni
presenti in natura.
Diversamente dalla
maggior parte dei
composti
allucinogeni, non è
un alcaloide.
Essa non è simile
dal punto di vista
chimico ad altre
sostanze d’abuso.
MODALITÀ DI
ASSUNZIONE
E' disponibile
tritata, in foglie e
in estratti, ma
negli Eco Smart Shop
era venduta
solamente triturata
come fosse tabacco
all'interno di
tubetti di plastica.
Le foglie secche di
Salvia divinorum
possono essere
fumate all'interno
dei bongs (speciali
pipe ad acqua, che
permettono maggiore
combustione della
sostanza), pipe da
tabacco, ampolle ma
non in sigarette.
Non va mischiata con
tabacco o altre
sostanze, va presa
pura, altrimenti non
si avverte
minimamente
l'effetto.
L’ingestione può
avvenire anche per
vaporizzazione
(inalazione) o
attraverso la
masticazione. |
EFFETTI
Vi è tuttora poca
chiarezza sul
meccanismo d’azione
e sugli effetti
evocati dalla
sostanza.
E’ riportato che
l’ingestione possa
indurre un breve
stato inebriante
con una sensazione
intensa e bizzarra
di
depersonalizzazione.
Su internet si dice
inoltre che,
masticandola,
l'effetto della
Salvia Divinorum
permane per almeno
un'ora.
Sono state riportate
sensazioni di
distacco dal proprio
corpo durante gli
episodi allucinogeni
e allucinazioni
vestibolari (quali
la sensazione di
"venire trascinati"
o di essere sospesi
sul pavimento o di
penetrare i limiti
naturali degli
oggetti).
Viene riportata una
maggiore percezione
introspettiva e
consapevolezza dei
problemi filosofici.
A volte si viene
ancorati ad una
determinata parte
del corpo.
A seconda dello
stato d'animo, si
può sperimentare
euforia o essere
terrorizzati.
Viene riferita la
sensazione di
entrare in un mondo
delirante dominato
da costruzioni
geometriche che si
fondono con la
realtà.
L'idea di
allontanarsi
inesorabilmente
dagli altri
(definita come
"pre-morte") può
essere parte dei
viaggi con Salvia
Divinorum.
|
DISTURBI
Durante l'effetto
sono segnalate
sensazioni somatiche
quali: flash tipo
febbre,
tremore muscolare,
e una specie di
ronzio alle orecchie.
Tutti questi effetti
svaniscono dopo
circa trenta minuti.
Alla fine permane un
forte senso di
sonnolenza e di
stanchezza, ma anche
di tranquillità e
rilassamento.
L’uso di Salvia
Divinorum può perciò
influenzare le
capacità di reazione
e lo stato di
vigilanza, si
sconsiglia vivamente
di guidare sotto
l’effetto della
sostanza e per le
ore immediatamente
successive
l’utilizzo; viene
sconsigliato l’uso
in presenza di
malattie sistemiche.
TOLLERANZA
Non sembra provocare
tolleranza. Dopo
aver provato una
dose e non avere
ottenuto gli effetti
ricercati, si può
essere tentati
assumere
sovradosaggi che
rischiano di rendere
l’esperienza
seriamente
pericolosa.
DIPENDENZA
Anche se non causa
assuefazione, la
Salvinorina pura va
avvicinata con la
giusta cautela. La
quantità di
principio contenuta
nella sostanza può
variare in maniera
molto significativa,
facendo
sensibilmente
variare anche gli
effetti
sull’organismo di
chi l’assume. |
SMART
DRUGS
COSTITUENTI
Sono riportate delle
classificazioni in
base alle proprietà
chimico-fisiche:
• Prodotti
efedrinici
• Prodotti
caffeinici
• Eco drugs (Kratom,
Salvia Divinorum,
Khanna,
Assenzio, Semini
Hawaiani, ecc.)
• Afrodisiaci (Damiana)
MODALITÀ DI
ASSUNZIONE
Possono trovarsi
sotto forma di
pastiglie, decotti,
infusi, polvere
oppure in stato
liquido.
Le sostanze possono
essere suddivise in:
• farmaci
• integratori
alimentari
(nutrienti)
• sostanze naturali
EFFETTI
Lo scopo sarebbe
quello di rallentare
o addirittura
prevenire
l’invecchiamento del
cervello e
conseguentemente di
alcune sue funzioni
specifiche. |
Come sappiamo il
sistema nervoso si
deteriora con l‘età
a causa del normale
processo di
invecchiamento, e
può essere
accelerato da molti
fattori (ad es. il
consumo di alcol e
di tabacco).
Questo
deterioramento è
solitamente causato
da un processo di
ossigenazione che
distrugge le
cellule, formando i
radicali liberi che
sono delle molecole
instabili, altamente
reattive, alle quali
manca un elettrone;
la ricerca di un
elettrone libero, ai
fini di un legame
stabile, viene
effettuata
attaccando i lipidi
della membrana
cellulare, causando
anni irreversibili
ed invecchiamento
precoce,
compromettendo anche
la normale
funzionalità
cerebrali.
Le cellule cerebrali
non si possono
rigenerare, ma
tramite una corretta
alimentazione e
l’apporto di
integratori ed
antiossidanti è
possibile limitare
la formazione di
radicali liberi che
sono delle molecole
instabili, altamente
reattive, alle quali
manca un elettrone;
la ricerca di un
elettrone libero, ai
fini di un legame
stabile, viene
effettuata
attaccando i lipidi
della membrana
cellulare, causando
danni irreversibili
ed invecchiamento
precoce,
compromettendo anche
la normale
funzionalità
cerebrale.
Le cellule cerebrali
non si possono
rigenerare, ma
tramite una corretta
alimentazione e
l’apporto di
integratori ed
antiossidanti è
possibile limitare
la formazione di
radicali liberi. |
Queste sostanze
secondo quanto si
afferma oggi,
dovrebbero:
• aumentare
l’intelligenza base
o nativa, intesa
come capacità di
pensare
• aumentare la
capacità di
apprendimento e la
memoria
• aumentare il
desiderio sessuale,
e l’empatia con il
partner
• aiutare a
sostenere situazioni
nelle quali è
necessaria
attenzione e
prontezza di
riflessi.
DISTURBI
Possono variare per
tipologia, intensità
e durata a seconda
della sostanza
assunta (a volte
possono essere piu’
sostanze), della via
di somministrazione
e della dose
assunta.
Dosaggi elevati
potrebbero causare
un’intossicazione.
DIPENDENZA
In genere le Smart
Drugs non danno
assuefazione dal
punto di vista
fisico.
|
STEROIDI
ANABOLIZZANTI
COSTITUENTI
Testosterone e
derivati sintetici.
MODALITÀ DI
ASSUNZIONE
Possono essere
somministrati per
iniezione
intramuscolare o per
os.
EFFETTI
Aumentano la
muscolatura e la
forza fisica.
Aumentano la libido
e il tono
dell’umore.
DISTURBI
Dipendono dal tipo
di steroide usato,
il dosaggio, l’età
d’inizio e
l’eventuale
assunzione di altri
farmaci. La forma
orale reca più danni
al fegato di quella
intramuscolare.
|
Danni all’apparato
riproduttivo (forte
riduzione del
testosterone
endogeno) con
riduzione delle
dimensioni dei
testicoli, del
numero e della
motilità degli
spermatozoi
(infertilità).
Patologie
cerebrospinali,
immunitarie,
cardiache e
prostatiche
Aumento
dell’aggressività,
turbe psichiche,
alterazioni del tono
dell’umore e
squilibri simili a
quelli prodotti
dalle anfetamine
Precoce saldatura
delle cartilagini di
coniugazione degli
arti con arresto
della crescita negli
adolescenti.
|
DISTURBI NELLA DONNA
Mascolinizzazione
con irregolarità
mestruali,
abbassamento della
voce, riduzione del
seno, perdita di
capelli, comparsa di
acne e aumento dei
peli corporei.
Gli effetti tossici
non sono subito
evidenti e possono
impiegare anni a
manifestarsi.
DIPENDENZA
E’ molto probabile
che gli steroidi
possano causare
dipendenza fisica,
anche se sono ancora
pochi i casi con
evidenti sintomi di
astinenza
|
TABAGISMO
e NICOTINA
COSTITUENTI
La nicotina è una
sostanza chimica
tossica, di tipo
alcaloide, presente
all’interno del fumo
di tabacco con una
percentuale che può
arrivare al 2%.
L’assorbimento della
medesima è
differente a seconda
che il fumo sia
inalato o no.
Durante la
combustione della
sigaretta, essa
sviluppa inoltre:
agenti tossici:
ossidi di azoto,
ammoniaca, monossido
di carbonio,
formaldeide,
acetaldeide,
acroleina, acido
cianidrico, altri
alcaloidi, metalli
(cadmio, arsenico,
nickel, piombo),
fenoli.
agenti cancerogeni:
nitrosamine,
formaldeide, amine
aromatiche,
idrocarburi
policiclici,
composti radioattivi
(polonio 210,
radon), benzeni.
EFFETTI
La nicotina aspirata
raggiunge in circa
10 secondi il
cervello e stimola
la liberazione di
neurotrasmettitori (acetilcolina,
dopamina e
noradrenalina) che
attivano la
corteccia cerebrale
e il sistema nervoso
periferico:
Questi mediatori
chimici sono
responsabili di:
• aumento
dell’attenzione e
delle attività
• effetti
euforizzanti
• incremento dei
processi cognitivi
|
DISTURBI
Tra gli effetti
indesiderati si
riscontra:
• tachicardia
• aumento delle
pressione arteriosa
• alterazioni del
sistema immunitario
locale e generale
COMPLICANZE
Ciò che si ritrova
nel filtro per
effetto della
combustione della
sigaretta si chiama
"catrame", composto
a sua volta da
centinaia di
sostanze
potenzialmente
cancerogene
sull’apparato
respiratorio,
cardiovascolare, sul
cavo orale e su
altri organi quali
quello digerente e
urinario.
Il monossido di
carbonio prodotto
dalla combustione
incompleta del
tabacco non è
trattenuto da
nessuno dei filtri
disponibili.
E’ un gas
asfissiante che
riduce
l’ossigenazione del
sangue e quindi la
nutrizione dei
tessuti, causando:
• alterazioni
dell’apparato
cardiovascolare
• invecchiamento
precoce
• ridotto rendimento
muscolare
• ingiallimento
della cute,
indebolimento dei
capelli
|
Le azioni lesive sul
sistema respiratorio
sono molteplici e
sono causate dal
monossido di
carbonio e da altre
sostanze tossico
irritative presenti
nella sigaretta:
• distruzioni delle
cellule con accumulo
di secrezioni nei
bronchi
• ristagno di agenti
cancerogeni e
tossico irritanti
con insorgenza di
bronchite cronica,
enfisema polmonare,
asma bronchiale,
cancro del polmone.
DIPENDENZA
E’ dimostrato che la
nicotina determina
dipendenza fisica.
Può comparire al
momento della
sospensione del fumo
di sigaretta un
quadro clinico
caratterizzato da:
• irrequietezza
• nausea
• desiderio intenso
di fumare
• difficoltà a
dormire
• aumento della
pressione e
dell’acidità
gastrica |
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da...
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