P R E M E S S A
In conformità a quanto previsto dalle normative vigenti,
specie e tra l’altro:
- dalle norme sull’autonomia scolastica art.21 della Legge
59/97, D.M. 251/98 sulla sperimentazione dell’autonomia,
D.P.R. 275/99 o regolamento sull’autonomia;
- dalle norme sulle scuole aperte e le attività
extracurricolari D.P.R. 567/96, modificato e integrato dal
D.P.R.156/99;
- dalle norme sull’accoglienza Legge 9/99 D.M. 323/99 o
Regolamento sull’attuazione dell’art. 1 della Legge 9/99;
- dalle norme contenute nello Statuto delle Studentesse e
degli Studenti - D.P.R. 24 giugno 1998, n.249, pubblicato
sulla Gazzetta Ufficiale del 27.7.1998 (art6 – comma 1), e
nel D.P.R. 235/07;
- del vigente CCNL Comparto Scuola e del Contratto
decentrato;
IL CONSIGLIO DI ISTITUTO
- sentito il Collegio Docenti;
- sentite le rappresentanze delle famiglie, delle studenti e
del personale ATA;
- su proposta del Dirigente Scolastico;
ADOTTA
il presente Regolamento che vuole testimoniare una volontà
rispettosa delle libertà costituzionali.
Art. 1 – VITA DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
La scuola è il luogo in cui si esercita il diritto allo
studio, si sviluppano le capacità individuali, anche
attraverso il recupero delle situazioni di svantaggio. Nella
scuola ognuno collabora, pur nella diversità del proprio
ruolo, alla crescita della persona, in tutte le sue
dimensioni, al fine di preparare l’allievo all’inserimento
consapevole nella società.
L’Istituto elabora un progetto educativo ispirato a criteri
di efficienza ed efficacia attraverso forme di interazione
con il territorio nel quale opera, la flessibilità
organizzativa dei servizi amministrativi, dell’offerta
formativa integrata con le Istituzioni, gli Enti culturali,
la relazione insegnante-studente, la cura con la quale si
persegue il fine di sviluppare l’identità, il senso di
responsabilità e l’autonomia individuale di ciascun alunno.
L’Istituto persegue altresì l’obiettivo di fornire agli
studenti conoscenze culturali e professionali sempre più
aggiornate e spendibili nel mondo del lavoro, con il quale
collabora attivamente, tra l’altro attraverso proficue
iniziative di stage.
La comunità scolastica è ispirata ai valori di democrazia e
pertanto assicura agli studenti libertà di espressione in
tutte le sue forme, un’educazione che miri al rispetto di sé
e degli altri, al raggiungimento dell’autocontrollo, nonché
al pluralismo delle idee. A tal fine l’Istituto favorisce
una gestione partecipata della scuola nell’ambito delle
funzioni e dei compiti degli organi collegiali e delle
attività extra-scolastiche.
Nella scuola operano quattro componenti:
studenti/studentesse, docenti, personale non docente e
genitori.
Ogni componente
dispone di appositi spazi murali per l’affissione di
manifesti, comunicati, giornali, inerenti ad ogni aspetto
della vita della scuola.
La distribuzione agli studenti di ciclostilati o di altro
materiale di informazione può essere effettuato prima
dell’inizio e dopo il termine delle lezioni.
Il personale docente e non docente e le RSU potranno
disporre degli strumenti di riproduzione secondo le modalità
stabilite nel presente Regolamento.
Le comunicazioni ufficiali della scuola al personale docente
sono trasmesse mediante circolari inserite in un apposito
registro a disposizione in sala docenti. Sarà cura dei
docenti prenderne giornalmente visione.
Gli ordini di servizio al personale ATA sono inseriti in
apposito registro a disposizione negli uffici di Segreteria.
E’ fatto obbligo al predetto personale di prenderne visione.
Le comunicazioni della scuola al pubblico sono affisse
all’Albo di Istituto e pubblicate sul sito web:
www.liceogaribaldi.com.
Art. 3 – AGIBILITÀ/SALUBRITA’ DEI LOCALI DELL’ISTITUTO
Nei limiti delle concrete possibilità della struttura,
l’Istituto recepisce lo spirito delle normative vigenti
circa l’adeguamento degli ambienti per l’accoglimento di
portatori di handicap e per la tutela della salute fisica e
psicologica degli utenti e si impegna ad attuare
progressivamente ogni misura idonea a garantire la salubrità
e la sicurezza dei locali.
Al fine di garantire il rispetto del diritto individuale
alla salubrità degli ambienti, viene tutelato il diritto di
protezione dal fumo passivo attraverso il divieto, rivolto a
tutte le componenti scolastiche, di fumare in luoghi
pubblici o aperti al pubblico.
E’ compito dei collaboratori scolastici, nei limiti delle
proprie mansioni, sorvegliare affinché gli alunni non fumino
nei locali dell’Istituto.
La violazione del divieto di fumare ad opera dei soggetti
della comunità scolastica comporterà l’applicazione delle
sanzioni previste dalla legge.
Degna di rilievo l’opera di prevenzione, già in atto nella
scuola e promossa da un gruppo di docenti (cfr. verbali
1-2-3-4 della Commissione Antitabagismo agli atti della
scuola e pubblicati sul sito web d’Istituto), non solo al
fumo, ma anche all’alcool, alla droga, ad un uso scorretto
dei farmaci, nonché ad una corretta educazione alimentare.
Nel merito il Dirigente Scolastico ha i poteri e i doveri di
cui alle normative vigenti.
Tutte le componenti possono riunirsi nella scuola, al di
fuori dell’orario scolastico, concordando con il Dirigente
Scolastico il periodo di utilizzazione dei locali. Dovranno
essere comunicati, inoltre, il nome del promotore o dei
promotori, che si assumono la responsabilità
dell’assemblea, e l’ordine del giorno posto in discussione.
Per gli studenti è necessaria la preventiva autorizzazione
del Dirigente Scolastico.
Il Dirigente scolastico, i docenti, il personale non docente
e gli studenti sono tenuti a mantenere un atteggiamento di
rispetto reciproco. Ogni espressione fisica o verbale
violenta o che leda comunque la dignità del prossimo, è
considerata grave trasgressione ai fini dell’applicazione
delle sanzioni previste dalla legge e dal presente
regolamento.
Tutti i lavoratori della scuola sono tenuti a rispettare il
codice deontologico della rispettiva categoria di
appartenenza, le norme e i regolamenti degli impiegati dello
Stato, le norme delle contrattazioni collettive.
In ogni caso, al fine di rendere concretamente operante il
diritto di partecipazione di tutte le componenti della
Comunità scolastica alla vita dell’Istituto, il Dirigente
scolastico favorirà i momenti di incontro (informativi e/o
propositivi) cui saranno invitati a partecipare i
rappresentanti di ciascuna categoria componente il Consiglio
di Istituto e tutti coloro che svolgono incarichi e
rivestono funzioni all’interno dell’Istituto.
Studenti, docenti, non docenti avranno cura delle
attrezzature della scuola.
Eventuali danneggiamenti daranno origine a procedimenti
disciplinari e/o giurisdizionali anche per il risarcimento
del relativo danno.
La puntualità nel rispetto degli orari è posta come norma
nell’espletamento dell’attività scolastica e deve essere
pertanto rispettata rigorosamente da tutte le componenti
della scuola.
In particolare è compito preciso degli insegnanti
sensibilizzare e responsabilizzare gli studenti al rispetto
degli orari di ingresso.
E’ tollerato l’uso
dei telefoni cellulari nei corridoi e nelle sale comuni
dell’Istituto. Per contro è vietato a tutte le componenti
della scuola l’uso dei telefoni cellulari nell’aula dove si
svolgono le lezioni, nei laboratori, nella palestra, nella
biblioteca e in generale in tutti i locali ove si svolgono
attività didattiche.
Art.
6 - DOVERI DEL PERSONALE DOCENTE. IL CONTRATTO FORMATIVO
Al fine di garantire e rendere effettiva la partecipazione
di tutti gli allievi al dialogo formativo, nel rispetto dei
ritmi individuali di apprendimento, i docenti organizzeranno
il proprio lavoro liberamente e in linea con i lavori degli
organi collegiali di cui fanno parte, tenendo conto delle
eventuali istanze e delle esigenze motivate rappresentate
dagli allievi.
L’Istituto espressamente salvaguarda la libertà di
insegnamento.
Gli alunni hanno diritto alla trasparenza della valutazione,
che riveste un’importanza strategica nel processo formativo,
in quanto sollecita l’alunno a prendere coscienza dei
livelli di conoscenze ed abilità raggiunti.
A tal fine è diritto dell’allievo e non solo dei
rappresentanti di classe, conoscere il contenuto del
contratto formativo, i criteri di valutazione concordati a
livello collegiale e i risultati delle prove scritte e
orali, anche attraverso l’espressione sintetica del voto.
Gli studenti hanno, inoltre, il diritto-dovere di chiedere
chiarimenti. Una volta condivisi gli aspetti del contratto
formativo, gli alunni sono obbligati a rispettarne i termini
per quanto di loro competenza.
Il Dirigente scolastico nel presiedere i Consigli di classe
ha il ruolo fondamentale di garantire la trasparenza dell’iter
valutativo e l’attuazione delle delibere collegiali.
Gli alunni hanno il diritto di concordare con i docenti,
che, nei limiti in cui ciò è possibile, non vi si
sottrarranno, la distribuzione del carico di lavoro, la
distribuzione temporale delle verifiche e la realizzazione
di interventi compensativi per gli alunni con difficoltà di
apprendimento.
Le decisioni assunte collegialmente dai docenti nel
Consiglio di classe e nel Collegio dei docenti vincolano a
comportamenti coerenti.
Durante lo svolgimento di qualsiasi attività connessa con la
didattica e durante le assemblee di classe, i docenti sono
responsabili della classe in cui prestano servizio.
Il diario di classe deve essere riportato in vicepresidenza
personalmente dal docente in servizio all’ultima ora.
Tutte le annotazioni sui registri vanno convalidate con
firma leggibile.
Sul registro personale e sul diario di classe, stante il
valore legale che gli stessi rivestono, non vanno effettuate
cancellature non leggibili né sovrapposizioni di voto.
Eventuali errori vanno corretti e controfirmati, se del caso
anche con apposite annotazioni datate.
Gli elaborati corretti, scritti e pratici, devono essere
consegnati alla fine del quadrimestre in vicepresidenza e
collocati in apposito armadio. I registri personali al
termine degli scrutini vanno consegnati in Vicepresidenza.
Per l’utilizzo delle aule speciali, i docenti sono tenuti a
consultare e osservare i regolamenti affissi nei singoli
laboratori.
I collaboratori scolastici sono tenuti a effettuare il
servizio di pulizia nei limiti delle mansioni loro affidate
e a segnalare tempestivamente al Direttore Amministrativo
eventuali difficoltà nell’espletamento delle stesse.
I collaboratori scolastici sono, inoltre, tenuti a
sorvegliare gli allievi nei luoghi di competenza e a
segnalare al Dirigente scolastico comportamenti non consoni
all’istituzione scolastica.
Il personale di turno all’ingresso dell’edificio deve
rispettare gli orari di apertura e di chiusura fissati
all’inizio di ciascun anno scolastico.
I collaboratori scolastici sono tenuti a trovarsi ai propri
posti di servizio cinque minuti prima dell’inizio delle
lezioni e al cambio dell’ora sorveglieranno le classi di
rispettiva competenza attendendo l’arrivo del docente.
A tal fine all’inizio e alla fine delle lezioni i
collaboratori scolastici avranno cura di essere regolarmente
ai posti loro assegnati, eventualmente sospendendo altre
attività, per collaborare con i docenti nell’azione di
vigilanza.
Per tutto quanto qui non previsto e disciplinato, specie e
tra l’altro con riferimento all’esercizio del diritto di
partecipazione e di assemblea del personale in servizio
nella scuola, si fa espresso rinvio alle normative vigenti e
alle disposizioni contrattuali per ciascuna categoria.
Tutti le componenti della comunità scolastica,
individualmente o in forma associata, hanno il diritto di
esprimere liberamente la propria opinione, con ogni mezzo di
diffusione, nel rispetto delle norme che regolano l’uso
della stampa e della diffusione via etere o per via
telematica.
Stanti i doveri del Dirigente scolastico, primo fra tutti
quello di garantire l’esercizio democratico delle libertà
individuali, qualunque manifestazione di pensiero in
qualunque forma espressa, se è destinata a circolare
all’interno dell’Istituto, su supporti magnetici o cartacei,
deve essergli sottoposta perché ne abbia conoscenza e quindi
vi apponga l’apposito visto. Nessuno può realizzare
volantinaggio o comunque diffondere scritti o materiale se
non munito del prescritto visto. In mancanza, a parte la
responsabilità penale personale se il fatto costituisce
reato, il trasgressore sarà altresì responsabile in via
diretta e/o di rivalsa per i danni eventualmente arrecati.
Eccetto le ipotesi innanzi descritte, il responsabile della
circolazione nell’Istituto di materiale non autorizzato sarà
chiamato a rispondere in via disciplinare secondo le norme
che regolano il rapporto di lavoro, ovvero se trattasi di
uno studente dell’Istituto, sarà soggetto ad allontanamento
temporaneo dalla comunità scolastica nelle forme e modalità
di cui al presente Regolamento. Contro il provvedimento
motivato del Dirigente scolastico che neghi il visto, ogni
studente può proporre ricorso, entro cinque giorni,
all’Organo di garanzia, costituito a norma del presente
Regolamento.
Per le comunicazioni di carattere sindacale e le relative
responsabilità, si rinvia espressamente a quanto previsto
dalle normative e dal vigente Contratto integrativo
d’Istituto.
Nessuno può essere sottoposto a sanzioni per le opinioni e
i pensieri espressi nel rispetto della libertà di opinione,
della dignità e del decoro di altri soggetti, appartenenti o
estranei alla Comunità scolastica.
I criteri per la formazione e la composizione delle classi
quarte ginnasiali prevedono: formazione di classi con lo
stesso numero di studenti; formazione di classi miste
rispetto alla proporzionalità numerica tra maschi e femmine;
formazione di classi eterogenee per livelli sulla base del
giudizio di licenza media degli allievi.
L’assegnazione degli alunni alle diverse sezioni viene
effettuata accogliendo, in linea di massima, le richieste
dei genitori, nel rispetto dei criteri sopra esposti, e
consentendo la formazione di gruppi di due o tre studenti,
in presenza di domanda di abbinamento precedentemente
inoltrata alla scuola. Nel caso di richieste maggiori
rispetto al numero massimo di allievi prefissati per ogni
singola classe, si procede all’esclusione degli alunni in
soprannumero per mezzo di pubblico sorteggio ed alla loro
assegnazione ad altro corso. Si prevede il diritto per i
fratelli e le sorelle di studenti ancora frequentanti di
essere assegnati, su esplicita richiesta dei genitori, alla
stessa sezione di questi ultimi.
TITOLO II –
PRINCIPI DEL REGOLAMENTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE
(DPR 249/98)
I diritti degli studenti (art.2 DPR 249/98), usufruiti
nell’ambito delle disponibilità di risorse umane,
finanziarie, logistiche e delle attrezzature assegnate alla
scuola, attengono alla formazione culturale e professionale,
al rispetto, alla valorizzazione e orientamento,
all’informazione sulle decisioni e sulle norme che regolano
la vita della scuola, alla formulazione di richieste
educative, alla solidarietà, alla riservatezza, alla
partecipazione attiva e responsabile al dialogo educativo,
alla valutazione trasparente e tempestiva, all’assemblea e
alla consultazione, alla scelta tra le attività elettive,
all’accoglienza, al rispetto e tutela delle situazioni
personali, ad adeguate strutture e tecnologie, all’accesso
alle risorse culturali e tecniche, a un ambiente salubre e
favorevole alla crescita della persona, a iniziative
integrative, di recupero, promozione della salute, alla
proposta e realizzazione di attività promosse dagli
studenti, alla continuità del legame con ex-studenti e con
la loro Associazione.
Nello spirito di attuazione dei principi costituzionali,
l’Istituto garantisce l’effettiva e responsabile
partecipazione degli studenti all’organizzazione della vita
della comunità scolastica, nel rispetto delle competenze
istituzionali degli altri soggetti che vi operano, con
l’osservanza delle norme di legge e del presente
Regolamento.
L’Istituto riconosce come irrinunciabile il diritto degli
studenti a un armonico e completo sviluppo della personalità
e pone la realizzazione di questo diritto tra gli obiettivi
primari da conseguire attraverso il dialogo educativo. A tal
fine il Contratto Formativo e il POF (Piano dell’Offerta
Formativa) contengono le linee di un programma educativo
finalizzato alla crescita integrale della persona,
attraverso un servizio educativo-didattico di qualità e
attraverso offerte formative aggiuntive e integrative. Per
partecipare responsabilmente a tale programma, ogni studente
ha il diritto-dovere di collaborare innanzi tutto alla sua
fase educativa, nel rispetto delle forme di partecipazione e
delle competenze riservate agli altri soggetti operanti
nella Comunità scolastica.
E’ un diritto-dovere degli studenti partecipare
responsabilmente alle decisioni che attengono alla
programmazione disciplinare e interdisciplinare attraverso
la discussione e la condivisione del Contratto formativo,
all’elaborazione degli obiettivi didattici e dei criteri di
valutazione, alla scelta dei libri di testo e all’acquisto
del materiale didattico. A tal fine, a parte i casi di
partecipazione istituzionalizzata agli organi di istituto,
ogni studente, singolarmente o attraverso proprie
rappresentanze e associazioni, ha il diritto-dovere di far
pervenire liberamente osservazioni, proposte, progetti, ai
soggetti (Consiglio di Classe, Consiglio di Istituto,
Collegio Docenti) di volta in volta interessati. A tal fine
gli studenti riceveranno notizia delle riunioni e dei
lavori degli operatori scolastici attraverso apposite
circolari affisse all’Albo dell’Istituto, con l’indicazione
del referente, studente e/o docente, cui è possibile
rivolgersi per l’esercizio del diritto in oggetto.
In relazione a quanto previsto dalle disposizioni che
precedono, è espressamente garantito il diritto degli
studenti a partecipare alla redazione e/o modifica del
Regolamento di Istituto, così come vi hanno diritto le
famiglie e il personale ATA.
In attuazione del diritto allo studio, l’Istituto garantisce
l’adozione progressiva di ogni iniziativa mirante a
realizzare la parità di trattamento tra gli studenti, senza
distinzioni di sesso, razza, lingua e religione, di opinioni
politiche e di condizioni personali e sociali, nei limiti
delle concrete possibilità e di un progressivo adeguamento.
La Comunità scolastica, nei modi e con le forme previste
dalle normative vigenti, riconosce e garantisce la libertà
di confessione religiosa e il rispetto della vita culturale
degli studenti. A tal fine l’Istituto si impegna a
promuovere e garantire le iniziative anche interculturali,
volte all’accoglienza, alla tutela della lingua e della
cultura degli studenti stranieri.
Nel caso di iscrizione di studenti stranieri, sarà favorito
il raggruppamento per lingua e provenienza, fino ad un
massimo di tre per classe. La programmazione educativa dovrà
prevedere apposite attività di sostegno e integrazione, per
adattare l’insegnamento della lingua italiana alle
specifiche esigenze degli studenti stranieri, promuovendo
l’insegnamento della lingua e della cultura del Paese di
origine, coordinandole con quello delle materie
obbligatorie. In relazione alle specifiche esigenze, ove se
ne manifesti la necessità, nel rispetto delle funzioni
istituzionali, saranno previste forme di recupero attuate
attraverso l’affidamento degli studenti stranieri a docenti
tutor.
Al fine di consentire a tutte gli studenti l’attiva
partecipazione, innanzitutto al processo educativo,
l’Istituto garantisce il rispetto dei ritmi individuali di
apprendimento. Soprattutto attraverso il dialogo e le
programmazioni disciplinari e interdisciplinari, l’Istituto
si impegna a realizzare i necessari adeguamenti degli
strumenti educativi alle concrete esigenze degli studenti,
nel rispetto dei tempi e dei contenuti programmati dalle
Autorità centrali. L’Istituto, inoltre, sostiene e promuove
iniziative di recupero di situazioni di ritardo e di
svantaggio, secondo quanto concretamente previsto dal POF.
In caso di assenze frequenti, che superino nel quadrimestre
il 30% del monte ore di lezione programmato, è presumibile
che l’allievo incontri notevoli difficoltà nel recuperare il
programma di studio non curato con i docenti. A tal fine,
con lo scopo di accertare le carenze e le difficoltà e di
poter intervenire tempestivamente in modo concreto e con
appositi strumenti di recupero, ogni docente formalizzerà
un’attenta verifica della preparazione raggiunta
dall’allievo nella propria disciplina e riferirà al
Consiglio di Classe i risultati. Il Consiglio di Classe avrà
il compito di valutare la preparazione complessiva
dell’allievo e di proporre eventuali interventi di recupero
ovvero, nel corso dell’ultimo scrutinio, deliberare che
l’alunno non venga ammessa a frequentare il successivo corso
di studi per le gravi carenze accumulate che renderebbero
impossibile affrontare gradi di difficoltà più elevati nel
successivo anno di studi. In questo caso sarà cura delle
famiglie, possibilmente in accordo con l’istituzione
scolastica, attivare forme di intervento su eventuali
situazioni di disagio.
Gli alunni hanno il diritto di riunirsi in Assemblee di
classe e di Istituto. Le assemblee rappresentano
un’occasione per approfondire i problemi della scuola e
della società, oltre che un esercizio di partecipazione
democratica.
Il coordinamento delle classi dovrà avvenire ad opera dei
rappresentanti di classe costituiti in un comitato
studentesco, secondo il regolamento delle assemblee che il
comitato dovrà liberamente formulare, inviandone copia al
Consiglio di Istituto affinché ne prenda visione.
In mancanza di un regolamento formulato dal Comitato
studentesco, alle assemblee di classe e di Istituto si
applicheranno le norme previste dalla legge.
In ogni caso in base alle normative vigenti è consentito lo
svolgimento di un’assemblea di classe e una di Istituto al
mese, la prima nei limiti di due ore giornaliere di lezione,
la seconda per l’intero orario giornaliero di lezione.
L’assemblea di classe non può svolgersi, per il medesimo
anno scolastico, sempre lo stesso giorno della settimana.
Alle assemblee di istituto possono essere invitati a
partecipare esperti di problemi sociali, tematiche
culturali, ambiti artistici e scientifici indicati dagli
studenti. Detta partecipazione deve essere autorizzata dal
Consiglio di Istituto.
A richiesta degli studenti le ore destinate alle assemblee
possono essere utilizzate per lo svolgimento di attività di
ricerca, di seminario e per lavori di gruppo.
Al di fuori delle assemblee di istituto gli allievi hanno
diritto di riunirsi in altra assemblea mensile che però deve
svolgersi al di fuori dell’orario di lezione e
subordinatamente alla disponibilità dei locali.
Non possono essere autorizzate assemblee studentesche nel
mese conclusivo delle lezioni.
Non potranno essere autorizzate assemblee che si svolgano in
ore notturne e comunque senza l’osservanza delle normali
precauzioni per evitare danni a cose e persone appartenenti
alla Comunità Scolastica.
I partecipanti ad assemblee e/o riunioni non autorizzate
saranno passibili di allontanamento dalla comunità
scolastica, a norma e con le garanzie del presente
regolamento.
L’assemblea di classe e di Istituto funzioneranno secondo le
norme del regolamento che gli studenti hanno il
diritto–dovere di darsi all’inizio dell’anno scolastico,
attraverso il comitato studentesco costituito dai
rappresentanti di classe.
L’assemblea di classe è convocata dai rappresentanti di
classe o da un numero di alunni pari a un terzo della
classe.
L’Assemblea di Istituto è convocata su richiesta della
maggioranza dei componenti del comitato studentesco di
Istituto o su richiesta del 10% degli studenti
dell’Istituto.
La convocazione delle Assemblee studentesche da farsi in
orario di lezione, completa dell’ ordine del giorno, deve
essere presentata al Dirigente scolastico almeno cinque
giorni liberi prima della data fissata per l’assemblea
stessa.
Il Comitato studentesco o il presidente eletto
dall’assemblea garantiscono il funzionamento democratico
dell’assemblea, tutelando i diritti dei partecipanti.
Il presidente ha il potere di intervento nel caso di
violazione del regolamento o nel caso si constati
l’impossibilità che l’assemblea si svolga ordinatamente.
Il Dirigente Scolastico, nell’esercizio dei suoi
poteri–doveri ha il diritto di sciogliere le assemblee che
non garantiscano l’ordinata e democratica partecipazione
degli aventi diritto, anche a tutela delle minoranze
dissenzienti e delle norme di sicurezza. Contro il
provvedimento del Dirigente scolastico gli interessati
possono proporre ricorso scritto alla medesima autorità, che
dovrà decidere e motivare per iscritto la propria decisione.
Dello svolgimento delle assemblee di classe e di istituto
dovrà essere effettuata apposita registrazione in un verbale
cartaceo a cura di un segretario designato dal Presidente
dell’assemblea, che provvederà a custodire il verbale fino
alla successiva assemblea. I registri dei verbali alla fine
dell’anno scolastico verranno consegnati al Dirigente
scolastico, che ne ordinerà l’archiviazione.
Gli studenti hanno il diritto di associarsi liberamente.
Ogni associazione studentesca deve darsi un regolamento per
il proprio funzionamento, provvedendo a comunicarlo al
Consiglio di Istituto perché ne prenda visione.
Il Consiglio di Istituto potrà formulare proposte e chiedere
rettifiche al regolamento. L’associazione è libera di non
accogliere le richieste del Consiglio di istituto, ma in
questo caso dovrà motivare tale decisione.
Compatibilmente con le disponibilità dell’Istituto, le
associazioni hanno il diritto di riunirsi liberamente nei
locali dell’Istituto stesso al di fuori dell’orario
scolastico.
Le associazioni saranno rappresentate da un presidente e
possono prevedere nel loro interno altre cariche e
responsabilità.
In ogni caso nei confronti della Comunità scolastica come
degli estranei, ogni componente l’associazione studentesca
assume la responsabilità per le proprie azioni.
Il regolamento e lo statuto dell’associazione devono
garantire la partecipazione democratica di tutti i membri
dell’associazione e il rispetto dei diritti individuali.
Delle riunioni dell’associazione verrà redatta
documentazione verbale conservata a cura del Presidente, che
alla fine dell’anno consegnerà il verbale al Dirigente
Scolastico che ne ordinerà l’archiviazione tra gli atti
dell’Istituto.
Sul rispetto dei principi democratici che devono informare
la vita delle associazioni studentesche veglierà il
Dirigente Scolastico che ha il potere–dovere di ordinare lo
scioglimento delle riunioni o anche delle associazioni che
violino i diritti dei partecipanti o rechino disturbo
all’ordinato e pacifico svolgimento della vita della
Comunità scolastica.
Contro il provvedimento di scioglimento delle riunioni e/o
delle associazioni è ammesso ricorso alla stessa autorità da
parte dei soggetti interessati. Il ricorso verrà deciso in
via definitiva dal Dirigente scolastico che motiverà per
iscritto la decisione.
I doveri degli studenti sono essenzialmente (art.3 DPR
249/98):
·
frequentare regolarmente e con puntualità assolvendo con
assiduità agli impegni di studio;
·
partecipare alle attività programmate, integrative delle
normali attività curricolari e costituenti parte integrante
dell’attività educativa dell’Istituto;
·
comportarsi con rispetto nei confronti di tutte le
componenti della scuola;
·
osservare le disposizioni di servizio ed organizzative;
·
osservare le norme di sicurezza relative all’utilizzo di
laboratori e attrezzature didattiche;
·
usare correttamente il patrimonio della scuola, rispettando
i beni di proprietà altrui e dell’ Istituto;
·
condividere la responsabilità di rendere accogliente
l’ambiente scolastico e averne cura, considerandolo fattore
di qualità della vita nella scuola.
Art. 22 – INGRESSO STUDENTI - RITARDI
L’orario di ingresso viene fissato annualmente dal Consiglio
di Istituto. Gli studenti, vigilati dai collaboratori
amministrativi, al primo suono della campanella, che avverrà
cinque minuti prima dell’orario fissato per l’inizio delle
lezioni, entreranno nelle rispettive aule, dove saranno
accolti dai docenti. Non è consentito l’ingresso degli
studenti nell’Istituto prima del suono della campanella,
salvo casi eccezionali, valutati di volta in volta dal
Dirigente Scolastico o dal docente all’uopo delegato.
Trascorsi quindici minuti dall’inizio delle lezioni, il
portone di accesso all’edificio verrà chiuso, per motivi di
sicurezza, a cura del collaboratore amministrativo in
servizio all’ingresso, sul quale grava la relativa
responsabilità.
In casi motivati è consentito un ritardo massimo,
dall’inizio delle lezioni, di quindici minuti. I ritardatari
si recheranno direttamente in aula dove l’insegnante
prenderà nota del ritardo sul diario di classe.
Nell’ipotesi in cui il ritardo superi il limite dei quindici
minuti, l’allievo ritardatario sarà ammesso in classe
all’inizio della seconda ora. Il ritardo sarà annotato sul
diario di classe e tale annotazione sarà sottoscritta dal
docente in servizio. L’alunno giustificherà su apposita
sezione del libretto delle giustificazioni l’ingresso alla
seconda ora il giorno successivo.
Tutti i ritardi saranno rilevati dal Coordinatore di classe
che, al quarto ritardo, informerà la famiglia a mezzo
comunicazione postale, telefonica o via fax, invitando i
genitori ad un colloquio per trovare una spiegazione e una
soluzione alla difficoltà dell’allievo a rispettare l’orario
di ingresso. In caso di reiterazione dell’infrazione, il
Consiglio di Classe deciderà sulla sanzione e su eventuali
recuperi dei ritardi in attività sostitutive
Di tutte le assenze individuali e collettive,
indipendentemente dalla motivazione, deve essere sempre
richiesta la giustificazione per iscritto attraverso il
libretto scolastico al docente in servizio alla prima ora.
Se gli studenti sono minorenni, la richiesta deve essere
firmata dal genitore o da chi ne fa le veci, previo
deposito della firma in segreteria .
L’assenza per malattia che superi i cinque giorni
consecutivi comprese le festività, viene giustificata previa
esibizione del certificato medico, in mancanza del quale lo
studente non viene ammesso alle lezioni per motivi di
prevenzione sanitaria.
Qualora l’alunno non esibisca il libretto a norma delle
disposizioni che precedono, il docente in servizio ne
prenderà nota sul diario di classe e l’alunno ha l’obbligo
di provvedervi entro e non oltre i successivi due giorni. Al
terzo giorno, l’alunno potrà essere ammesso in classe solo
se giustificata personalmente dal genitore o da chi ne fa le
veci.
La partecipazione degli studenti alle lezioni è
obbligatoria, al pari della partecipazione a tutte le altre
attività (ricerche culturali, lavori di gruppo, visite
istruttive, corsi di recupero etc.) che vengono svolte nel
contesto delle attività scolastiche.
I genitori degli alunni all’inizio dell’a.s. autorizzano
anticipatamente i figli a entrare alla seconda ora di
lezione o a uscire alla penultima in caso di mancanza del
docente e qualora la classe sia stata avvisata almeno un
giorno prima tramite il libretto personale dell’allievo. La
comunicazione della scuola va firmata dal genitore per i
minorenni per presa visione.
In nessun caso è consentita l’uscita anticipata individuale
degli allievi minorenni se non prelevati personalmente dai
genitori affidatari o da chi ne fa le veci.
Gli studenti che, vincolati all’orario dei treni o pullman,
non abbiano la possibilità di rispettare con puntualità gli
orari di inizio e termine delle lezioni, dovranno
richiedere al Dirigente Scolastico, previa presentazione
dell’opportuna documentazione, un permesso permanente per
entrare posticipatamente od uscire anticipatamente ove se ne
presenti la necessità. Tale autorizzazione verrà annotata
sul diario di classe a cura del docente coordinatore. In
ogni caso tale autorizzazione può essere concessa nel limite
massimo di quindici minuti di ritardo sull’orario di
ingresso e altrettanto in anticipo sull’orario di uscita,
fermo restando che il genitore o chi ne fa le veci sia
richiamato, a cura del Dirigente Scolastico, sulla
responsabilità che si assume consentendo la riduzione
dell’orario di lezione dell’allievo.
I permessi individuali ad uscite anticipate verranno sospesi
nei quindici giorni che precedono gli scrutini e il termine
dell’anno scolastico.
Gli alunni, muniti di tutti i sussidi previsti per il
normale svolgimento delle lezioni, sono tenuti a partecipare
alle lezioni senza arrecare disturbo allo svolgimento delle
stesse.
A tal fine sono obbligati a non usare in aula i telefoni
portatili (come da C.M. n.362 del 25.12.1998 e espressamente
previsto nel presente regolamento) e a non lasciarli
incustoditi. Ne è consentito l’uso fuori dall’aula, solo in
caso di assoluta necessità e previa autorizzazione richiesta
al docente in servizio nella classe.
Gli alunni sono altresì obbligati a non interrompere il
lavoro della classe con conversazioni private e frequenti
richieste di uscite brevi dall’aula.
In caso di violazione della presente norma, il docente che
rileva il comportamento indisciplinato procederà al richiamo
verbale dell’allievo o degli allievi, dandone comunicazione
al coordinatore attraverso il diario di classe.
Nel caso i predetti comportamenti arrecanti disturbo
dovessero ripetersi per più di tre volte, il coordinatore
provvederà a prenderne nota sul diario di classe, ammonendo
contestualmente l’alunno o gli alunni interessati.
Qualunque altro comportamento scorretto, comunque si
manifesti e nei confronti di qualsiasi persona, membro della
comunità scolastica o suo ospite, provocherà l’applicazione
della sanzione disciplinare costituita dal richiamo verbale
del Dirigente Scolastico, sentiti i docenti o qualunque
altro appartenente alla comunità scolastica che rilevi
l’infrazione, nonché le ragioni dell’alunno stesso.
Nel caso che all’alunno si rimproveri di aver violato le
norme sul fumo o sull’uso di sostanze non consentite,
l’alunno stesso sarà obbligato ad attività di
approfondimento individuale su argomenti collegati al tipo
di infrazione commessa. Tale lavoro non sarà valutato ai
fini del profitto, ma solo ai fini del regolare adempimento
della sanzione comminata. La sanzione in parola verrà
comminata dal Dirigente scolastico, sentito il Consiglio di
classe, che all’uopo appronterà, relativamente alle
discipline coinvolte, una integrazione al programma
individuale dell’allievo.
Nel caso di offese gravi (minacce, percosse o altri
comportamenti violenti) o di ripetuti comportamenti
offensivi ad opera del medesimo allievo, salvo le ipotesi in
cui il fatto possa costituire più grave reato, il docente
coordinatore, previa annotazione sul diario di classe,
convocherà ad horas il Consiglio di classe per
l’adozione dei provvedimenti disciplinari del caso.
L’allievo non potrà in ogni caso essere privato del diritto
di difesa, esercitato, se minorenne, in presenza dei
genitori o di chi ne fa le veci. Tenuto conto delle ragioni
giustificative addotte dall’allievo, della gravità del fatto
e di ogni altra circostanza, prima fra tutte la ripetitività
del comportamento, i provvedimenti disciplinari potranno
consistere, a discrezione del Consiglio di classe, anche
nella sospensione dell’allievo per un periodo massimo di
quindici giorni. Contro l’adozione di tali provvedimenti, i
soggetti interessati (genitori, allievi, ecc.) potranno
proporre ricorso a norma del presente Regolamento.
Stante il carattere innanzitutto educativo della sanzione
disciplinare, mirante, tra l’altro all’inserimento
dell’alunno nella società di cui fa parte, a richiesta dei
genitori dell’alunno o di chi ne fa le veci o dell’alunno
stesso se maggiorenne, anche su proposta del Dirigente
scolastico, potrà essere applicata la sanzione sostitutiva.
Tale sanzione dovrà consistere nell’impegno documentato
dell’alunno ad una attività di impegno sociale, per un
periodo non inferiore a trenta giorni. In mancanza troverà
applicazione la sanzione originaria dell’allontanamento
dalla comunità scolastica per il tempo stabilito.
Nel caso si verifichino furti o operazioni vandaliche ai
danni di beni di proprietà dell’Istituto o di taluno dei
componenti della comunità scolastica o di terzi estranei,
sia nei locali dell’Istituto che in ogni altro luogo ove si
stia svolgendo l’attività programmata dall’Istituto (stage,
visite guidate, viaggi di istruzione.), l’alunno
responsabile, ove individuato e salvo maggiori conseguenze
di carattere penale e/o civile nei confronti del soggetto
competente, sarà sottoposto al procedimento disciplinare.
L’Istituto si riserva in ogni caso il diritto di agire
giudizialmente in via diretta o di rivalsa per
l’accertamento delle responsabilità e il risarcimento dei
relativi danni.
Art. 28 – BREVI USCITE DALL’AULA E CAMBIO DELL’ORA
Gli alunni, a partire dalla seconda ora di lezione, possono
chiedere al docente di uscire brevemente dall’aula,
preferibilmente uno per volta e comunque non più di due
alunni per volta.
La richiesta non potrà essere accolta, salvo assoluta
necessità, se sono in corso attività didattiche.
All’alunno che per più di tre volte è stato contestato (con
relativa annotazione sul diario di classe) di essersi
trattenuto fuori dall’aula più del tempo in cui può
ragionevolmente parlarsi di uscita breve rispetto all’unità
oraria, il docente coordinatore contesterà per iscritto sul
diario di classe la relativa infrazione, provvedendo a darne
comunicazione alle famiglie, come fatto incidente sulla
valutazione del corretto comportamento dell’allievo
medesimo.
Gli spostamenti della classe per recarsi nei laboratori o in
palestra avverranno, laddove possibile, sotto la
sorveglianza del docente oppure del personale ausiliario e
del rappresentante di classe.
Durante il cambio delle ore gli alunni dovranno attendere
ordinatamente nella propria aula. E’ compito dei
rappresentanti di classe vigilare affinché ciò avvenga. Nel
cambio delle ore è fatto divieto assoluto di lasciare
l’aula. E’ tassativamente vietato uscire dall’edificio
durante l’orario scolastico.
L’uso dell’ascensore da parte degli alunni è consentito
esclusivamente a condizione che sia presentata una richiesta
scritta, firmata da uno dei genitori in caso di alunno
minorenne o personalmente dall’alunno maggiorenne,
accompagnata da certificato medico che ne attesti la
necessità.
I docenti e il personale ausiliario, a tal fine, si
renderanno disponibili, dietro presentazione da parte
dell’allievo dell’autorizzazione scritta del Dirigente
Scolastico.
Tutti i componenti della comunità scolastica hanno diritto
di lavorare in un ambiente civile e decoroso. Carenze nella
pulizia dei locali scolastici vanno denunciate per iscritto
al Direttore dei Servizi Amministrativi che provvederà ad
accertare le relative responsabilità. La denuncia compete ai
rappresentanti di classe o di istituto degli allievi, a
ciascun docente, a ciascun collaboratore e impiegato
amministrativo.
Ogni aula deve essere mantenuta dalla classe nel rispetto
delle più elementari regole di igiene, pulizia e ordine. I
rifiuti vanno depositati esclusivamente nell’apposito
contenitore. Ove i rifiuti vengano lasciati nelle aule al di
fuori dei contenitori ivi preposti, verrà sospeso il diritto
all’intervallo per una settimana nei confronti della classe
che, da ultima, ha occupato l’aula in oggetto, su
provvedimento del coordinatore e su segnalazione del
Dirigente scolastico, al quale riferisce sia il Direttore
dei Servizi Amministrativi che il docente coordinatore. Del
provvedimento verrà fatta annotazione sul diario di classe.
La classe potrà impugnare il provvedimento, motivando per
iscritto il ricorso, sul quale decide, in via definitiva, il
Dirigente scolastico sentito, se del caso, il Direttore dei
Servizi Amministrativi.
Ogni docente in servizio, i rappresentanti di classe e i
collaboratori amministrativi vigileranno sullo stato delle
cose e segnaleranno tempestivamente eventuali trasgressioni
e responsabilità. I docenti e i rappresentanti di classe
faranno riferimento al docente coordinatore di classe, i
collaboratori amministrativi al Direttore Amministrativo.
Non costituisce democratica espressione della libertà di
manifestazione del pensiero l’astensione in massa, breve o
prolungata, dalle lezioni.
A parte i casi in cui ciò potrebbe costituire reato,
l’interruzione delle lezioni viola il diritto degli altri
studenti, non sempre dichiaratamente dissenzienti, ad
usufruire di un servizio garantito innanzitutto dalla
Costituzione Italiana e come tale costituisce illecito
disciplinare.
A tal fine l’astensione in massa dalle lezioni a livello di
classe e/o di classi o di Istituto costituisce assenza
ingiustificata. Eventuali giustificazioni individuali devono
essere addotte ai sensi del presente regolamento.
In caso di assenza in massa della classe, reiterata per più
di due volte, gli alunni saranno ammessi alle lezioni solo
se accompagnati dai genitori o da chi ne fa le veci che ne
giustificheranno l’assenza. Per gli alunni maggiorenni
l’eventuale accompagnamento ha lo scopo di rendere partecipi
le famiglie del comportamento della classe.
Non costituisce forma lecita di manifestazione del pensiero
l’occupazione dell’Istituto, sue pertinenze ed accessori.
L’uso non autorizzato (occupazione) dei locali della scuola
costituisce, altresì, reato punibile ai sensi del codice
penale vigente.
Ciascun studente, all’atto dell’iscrizione, sarà dotata di
un libretto personale, che ritirerà presso la segreteria
scolastica.
Il libretto personale costituisce documento identificativo
dell’allievo, ne attesta l’appartenenza all’Istituto e, ove
richiesto per ragioni di sicurezza, deve essere esibito al
personale dell’Istituto per consentire il riconoscimento
dell’allievo stesso.
Il libretto viene ritirato personalmente dagli alunni
maggiorenni, mentre per gli alunni minorenni viene
consegnato ai genitori o a chi ne fa le veci dietro deposito
della firma in segreteria.
Il libretto contiene spazi per la giustifica delle assenze,
dei ritardi e per le uscite anticipate o ingressi
posticipati, nonché spazi per le comunicazioni alle famiglie
e annotazioni.
Il libretto personale costituisce anche un utile e pratico
strumento di comunicazione fra scuola e famiglia. Pertanto
le famiglie sono tenute a controllare giornalmente le
annotazioni sul libretto per essere informate sulla
frequenza e il rispetto delle regole da parte dell’alunno.
Per rendere effettivi gli scambi e le comunicazioni
scuola-famiglia è fatto obbligo alle famiglie comunicare
tempestivamente in segreteria ogni variazione di recapito.
Tutte le comunicazioni firmate dal genitore o da chi ne fa
le veci e controfirmate dal docente fanno fede circa
l’avvenuta presa visione delle stesse da parte delle
famiglie. Le falsificazioni di firma e le alterazioni del
libretto o di altri documenti scolastici daranno luogo a
provvedimenti di legge.
Lo smarrimento del libretto personale va denunciato
tempestivamente dal genitore dell’alunno minorenne o
dall’alunno stesso, se maggiorenne, direttamente al
Dirigente Scolastico che disporrà affinché venga consegnato
un duplicato al genitore o a chi ne fa le veci o
direttamente all’allievo se maggiorenne, con le stesse
modalità di cui sopra.
Ai sensi del Dpr n. 235/2007, nonché del Regolamento delle
studentesse e degli studenti, qualsiasi azione disciplinare
dev’essere improntata al principio che compito preminente
della scuola è educare, non punire. I provvedimenti
disciplinari hanno, quindi, finalità educativa e tendono al
rafforzamento del senso di responsabilità individuale. La
responsabilità è, appunto, personale; inoltre, non si può
essere sottoposti a sanzioni disciplinari senza essere stati
prima invitati a esporre le proprie ragioni. Le sanzioni
sono temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare
e ispirate, per quanto possibile, al principio della
riparazione del danno. La volontarietà nella violazione
disciplinare e il grado di colpa, così come la reiterazione
dell’infrazione, sono elementi che concorrono a determinare
l’entità della sanzione comminata. Nel caso di
danneggiamenti e atti di vandalismo è richiesta la
riparazione e/o la refusione totale del danno; allo studente
viene data l’opportunità di convertire la sanzione con
attività svolte a favore della comunità scolastica
Si riportano di seguito alcuni esempi di comportamenti da
sanzionare in ordine crescente di gravità:
·
Mancanza del materiale didattico (libri, quaderni, scarpe e
tuta da ginnastica etc.);
·
Assenze o ritardi ripetuti, non giustificati e/o
“strategici”, cioè sistematicamente effettuati in
determinati giorni e ore;
·
Mancato rispetto delle norme organizzative che disciplinano
la partecipazione alla vita dell’Istituto in tutte le sue
forme (assemblee, lezioni, gruppi di studio, visite guidate
e viaggi di istruzione, esercitazioni in laboratorio, studio
individuale, attività sportiva);
·
Inosservanza del dovere di mantenere pulito ed ordinato
l’ambiente scolastico;
·
Danni alle strutture e del patrimonio della scuola
(macchinari, laboratori, palestra, arredi, servizi igienici,
libri e sussidi didattici);
·
Mancanza di rispetto della libertà di pensiero, espressione
e apprendimento (forme varie di intolleranza, turpiloquio,
bestemmia, disturbo continuo del lavoro scolastico etc.);
·
Mancanza di rispetto verso le persone che operano nella
scuola e verso gli altri studenti (forme di violenza fisica
e verbale, furti, danneggiamenti etc.);
·
Comportamenti pericolosi e compromissori dell’incolumità
delle persone.
|
Sanzione disciplinare
|
Organo
competente |
Organo cui si
può ricorrere |
Lieve inadempienza
dei doveri scolastici; Grave inadempienza dei
doveri scolastici
|
Ammonizione verbale; Ammonizione verbale e
informazione alla
famiglia
sul diario con firma per
presa visione del familiare
|
|
Non impugnabile
|
Quarto ingresso alla seconda ora (v. art. 22) |
Comunicazione scritta alla famiglia per
colloquio a scuola |
|
Non impugnabile
|
Comportamento dello studente
che turba il
regolare andamento
delle lezioni (es. uso del cellulare) |
Annotazione della mancanza
nel Diario di classe e nel Registro del
professore;
Ritiro dell’oggetto |
|
Non impugnabile
|
Fumo in spazi e in momenti
non autorizzati
|
Multa minima € 27,50 (cfr. l. 10
gennaio 2005)
|
Dirigente scolastico o suo delegato
|
|
Grave o reiterata infrazione
disciplinare prevista dal
Regolamento
di istituto e dallo Statuto
|
Sospensione fino a un massimo
di 15 gg.,
convertibile in
attività in favore della
comunità scolastica
|
Consiglio di
classe |
Organo di
garanzia (v. infra) |
Grave condotta
manchevole, o uso di
espressioni sconvenienti
o ingiuriose, o violenza verbale,
o violenza fisica, furto
|
Sospensione fino a un massimo
di 15 gg.,
convertibile in
attività in favore della
comunità scolastica
|
Consiglio di
classe |
Organo di
garanzia (v. infra) |
Commissione di reati
e/o sussistenza del
pericolo per l’incolumità
delle persone
|
Allontanamento dalla comunità
scolastica per un periodo superiore a
15 gg.;
nei casi più gravi, esclusione dallo scrutinio
finale
e non ammissione all’esame
di Stato
|
Consiglio d’Istituto
|
Organo di
|
Ai sensi del Dpr 235/07 viene istituito un Organo di
Garanzia interno alla scuola, presieduto dal Dirigente
Scolastico e formato da un docente designato dal consiglio
d’istituto, da un rappresentante eletto dagli studenti e da
un rappresentante eletto dai genitori, con i seguenti
compiti:
·
tutelare lo studente assicurandogli, anche con l’aiuto della
famiglia, la possibilità di discolparsi facendo valere le
proprie ragioni;
·
decidere in merito ai ricorsi presentati contro le sanzioni
disciplinari.
I ricorsi vanno presentati per iscritto entro 15 giorni
dalla loro irrogazione e la decisione in merito deve essere
assunta entro 10 giorni.
Fermo restando quanto previsto dal Dpr 249/98 e successive
modificazioni, in sede di scrutinio intermedio e finale
viene valutato il comportamento di ogni studente durante
tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica, anche
in relazione alla partecipazione alle attività e agli
interventi educativi realizzati dall’Istituto anche fuori
della propria sede (visite di istruzione, attività
integrative, cineforum etc.). A decorrere dall'a.s.
2008/2009, la valutazione del comportamento è espressa in
decimi. La votazione sul comportamento degli studenti,
attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre
alla valutazione complessiva dello studente e determina, se
inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno
di corso o all'esame conclusivo del ciclo.
Nei casi in cui ricorre la necessità di utilizzare i locali
dell’istituto per l’effettuazione di pubblici concorsi,
disinfestazioni, interventi di sicurezza sugli immobili,
elezioni politico-amministrative ecc., gli allievi saranno
avvisati con due giorni di anticipo della sospensione delle
attività.
In caso di sciopero di taluna categoria di lavoratori della
comunità scolastica, se a parere del Dirigente scolastico
potrebbe non essere possibile garantire l’espletamento
regolare dei servizi offerti, le famiglie degli alunni
minorenni saranno avvisate con almeno tre giorni di anticipo
e saranno tenute ad apporre la firma per presa visione in
calce alla comunicazione stessa redatta su foglio da
consegnarsi al docente coordinatore della classe. A
discrezione del Dirigente scolastico, le classi potranno
essere autorizzate ad uscire anticipatamente.
Le famiglie hanno il diritto–dovere di seguire le fasi dello
sviluppo scolastico dei propri figli. A tal fine hanno il
diritto-dovere di mantenere un costante rapporto con la
Comunità scolastica. Uno degli aspetti di tale rapporto
consiste nel motivare sempre le assenze degli alunni in modo
da consentire un intervento tempestivo da parte
dell’Istituto nei casi in cui l’assenza rappresenti un
segnale di difficoltà dell’allievo. La necessità di
intervenire nell’interesse dell’allievo spiega il rigore con
cui, nel presente regolamento, sono disciplinate le assenze
e i ritardi.
Sarà cura dell’alunno comunicare alla famiglia le circolari
e gli avvisi disposti dalla scuola. I provvedimenti
disciplinari, registrati sul diario di classe, saranno
comunicati ai genitori attraverso l’annotazione sul libretto
personale dell’allievo a cura del Coordinatore di classe o
del Dirigente scolastico.
Il genitore è tenuto ad apporre la firma per presa visione
delle comunicazioni ricevute. Tale adempimento sarà
verificato dal docente in servizio alla prima ora di lezione
ovvero all’ultima ora.
Comunicazioni alle famiglie potranno essere inoltrate a
mezzo del servizio postale, telefono o fax, a norma del
presente Regolamento.
Al fine di rendere effettivo il diritto-dovere di
partecipazione delle famiglie, nel quadro di una proficua
collaborazione con l’istituzione scolastica, sono previsti
due incontri quadrimestrali in orario pomeridiano dedicati
alle udienze generali, le cui date saranno comunicate alla
famiglia attraverso gli allievi.
Al termine degli scrutini conclusivi dell’ultimo
quadrimestre, le famiglie riceveranno una comunicazione
scritta a mezzo posta, sia nell’eventualità che l’alunno sia
stata promosso con debito/i che nell’eventualità non sia
stata ammesso a frequentare la classe successiva.
I docenti incontrano le famiglie, nel caso sia i docenti
stessi che le famiglie lo ritengano utile e/o necessario,
previo appuntamento in orario antimeridiano.
Ogni componente dell’istituzione scolastica determina
autonomamente l’orario di ricevimento dei genitori al quale
gli stessi devono rigorosamente attenersi per poter
effettuare un servizio efficiente ed ordinato. Degli orari
di ricevimento sarà data notizia con pubblicazione negli
appositi spazi all’uopo destinati.
Per motivi di sicurezza il genitore è tenuto a munirsi
dell’autorizzazione, anche verbale, in vicepresidenza, con
contestuale consegna del documento di identità. Il
collaboratore del Dirigente o il personale in servizio in
Vicepresidenza provvederà a dare avviso al personale addetto
al piano cui il familiare dell’alunno è stato autorizzato ad
accedere.
In casi straordinari ed urgenti, il genitore che abbia
assoluta necessità di comunicare con la Dirigenza
scolastica potrà richiedere di essere ricevuto previa
comunicazione telefonica.
Eventuali atteggiamenti offensivi, al di fuori dei casi in
cui costituiscano reato punibile a norma di legge,
determineranno l’immediato invito a lasciare i locali
dell’Istituto. Ove il soggetto persista e rifiuti di
ottemperare all’invito, sarà richiesto l’intervento della
Forza pubblica.
·
La biblioteca è luogo finalizzato alla consultazione e al
prestito dei testi.
·
L’orario di apertura corrisponde, di regola, ad un’ora al
giorno durante l’orario delle lezioni; di ciò viene data
tempestiva comunicazione agli utenti.
·
Ogni utente dovrà segnalare al personale in servizio
eventuali anomalie, cattivo funzionamento, rotture o
mancanza di materiali.
·
L’utilizzo delle stampanti è consentito esclusivamente per
scopi didattici.
·
E’ possibile avere a prestito in classe e/o a domicilio
libri, riviste, opere di consultazioni, compilando la scheda
e provvedendo alla restituzione entro i tempi concessi dal
personale in servizio.
·
Gli utenti hanno l’obbligo di restituire il materiale preso
a prestito integro e senza alcuna manomissione.
·
Chi deteriora o smarrisce materiale della biblioteca è
tenuto a restituirlo nella edizione più recente, oppure a
risarcire il danno a seconda della valutazione di mercato;
il danneggiamento volontario e il furto costituiscono reati
penali e potranno comportare l’applicazione di eventuali
sanzioni disciplinari.
Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni
organizzative e di sicurezza nonché ad utilizzare
correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi
didattici in modo da non arrecare danni alle persone e al
patrimonio della scuola.
Laboratorio Informatico/linguistico
·
La cura e il buon funzionamento del laboratorio sono
affidati al senso di responsabilità degli utenti. All’inizio
dell’anno scolastico viene designato un docente
responsabile, che coordina l’uso del laboratorio e
sovrintende alle attività dell’assistente tecnico, i cui
compiti riguardano il funzionamento dei laboratori, la
manutenzione e acquisizione dei materiali, e l’aggiornamento
inventariale.
·
Il responsabile del laboratorio integrerà ed aggiornerà il
presente regolamento per la parte relativa alla sicurezza.
·
Ogni docente avrà cura di predisporre copia della pianta
dell’aula con l’indicazione dei posti occupati dagli
studenti: tali posti vanno mantenuti per tutto l’anno, ed
ogni variazione va prontamente riportata sulla pianta
stessa.
·
Ogni eventuale spostamento deve essere sempre annotato sul
registro delle presenze.
·
Chiunque utilizzi il laboratorio linguistico deve apporre la
propria firma nel registro delle presenze.
·
Ogni docente risponde dell’utilizzo della consolle nelle sue
ore di lezione, e cura che gli studenti lascino in ordine
l’aula. Al termine della lezione il docente deve
preoccuparsi dello spegnimento del laboratorio.
·
Il docente che evidenzia difetti di utilizzo deve segnalarlo
al responsabile del laboratorio: in ogni caso deve
evidenziare sul registro delle presenze eventuali guasti,
mancanze, difetti, affinché i colleghi possano predisporre
in modo adatto la propria attività.
·
Ogni guasto o manomissione degli strumenti va immediatamente
segnalato o al responsabile o all’aiutante tecnico. In caso
di furti o danni non accidentali non segnalati all’inizio
della lezione verrà ritenuta responsabile la classe che per
ultima in ordine di tempo ha occupato il laboratorio, ed
eventualmente, all’interno di essa, lo studente o il gruppo
di studenti che occupavano la postazione presso la quale è
stato segnalato il fatto.
·
E’ vietato agli studenti portare in laboratorio cappotti,
giacconi, zaini, o altri oggetti che, appoggiati sui banconi
o a terra, potrebbero ostacolare le attività, o provocare
cadute accidentali.
·
E’ tassativamente vietato bere o mangiare all’interno del
laboratorio.
Palestra
·
La cura e il buon funzionamento della palestra sono affidati
al senso di responsabilità degli utenti. All’inizio
dell’anno scolastico viene designato dal D.S.G.A., su
proposta del Dirigente, un docente responsabile, che
coordina l’uso della palestra e sovrintende alle varie
attività.
·
Ogni docente risponde al responsabile dell’uso del materiale
e delle attrezzature nelle sue ore di lezione e cura
direttamente l’uso degli attrezzi da parte degli alunni.
·
Cura che ogni attrezzo sia disposto ordinatamente negli
appositi spazi prima che le classi lascino la palestra.
·
Tutti coloro che usufruiscono della palestra devono
obbligatoriamente indossare scarpe da ginnastica riservate
esclusivamente all’uso in palestra.
·
L’obbligo di indossare scarpe da ginnastica vale anche
quando la palestra è utilizzata in orario extrascolastico.
·
Durante le ore di lezione gli alunni sono tenuti a
presentarsi in palestra con indumenti adeguati (tuta,
calzoncini e maglietta).
·
E’ vietato bere e mangiare all’interno dalla palestra.
·
L’Istituto non risponde per eventuali furti, danni o
smarrimenti di oggetti lasciati incustoditi dagli studenti.
·
In caso di infortunio verificatosi durante le ore di lezione
o durante attività integrative pomeridiane che prevedano
comunque la presenza di docenti di Educazione Fisica, lo
studente infortunato deve dare immediata comunicazione
dell’infortunio al docente, che provvederà alle opportune
segnalazioni.
·
La palestra può essere concessa in uso, al di fuori degli
spazi orari riservati all’Istituto, a Società sportive senza
fine di lucro previa concessione da parte della Provincia e
la stipula di una specifica convenzione d’uso che libera
l’Istituto da ogni responsabilità per l’uso della palestra.
Qualora non utilizzati, le aule speciali devono essere
sempre chiuse con la chiave che viene custodita dai
collaboratori scolastici all’uopo designati nell’ordine di
servizio.
Tutte le aule speciali sono dotate di un orario e di un
regolamento di utilizzo di cui è data comunicazione mediante
affissione in un luogo ben visibile e che gli utenti sono
tenuti ad osservare.
Gli studenti devono, al termine della lezione, lasciare i
posti in ordine.
Eventuali guasti o disfunzioni delle attrezzature vanno
segnalate dai docenti al Dirigente scolastico.
Art. 45 – UTILIZZAZIONE DELLA FOTOCOPIATRICE
La fotocopiatrice è a disposizione del personale della
scuola per uso didattico, compatibilmente con le norme che
regolano il diritto d’autore.
E’ fatto divieto assoluto al responsabile del servizio di
fotocopiare parte di testi o altro materiale, se non previa
richiesta scritta autorizzata dal Dirigente scolastico o da
un suo delegato. In nessun caso è possibile riprodurre
interi libri.
La fotocopiatrice e/ il ciclostile sono altresì
utilizzabili:
·
per tutte le necessità della presidenza e della segreteria;
·
per la migliore diffusione e conoscenza delle disposizioni
di servizio, degli atti e comunicati degli organi collegiali
e di ogni altra informazione relativa al funzionamento ed
alla vita della scuola, incluse le notificazioni delle
assemblee sindacali autorizzate in orario di lavoro;
·
per la riproduzione di materiale di interesse professionale
per gli insegnanti da utilizzare anche per uso personale;
·
nell’ambito delle attività di aggiornamento contemplate dal
C.C.N.L.;
·
per ogni altro impiego con esplicita autorizzazione del
Dirigente scolastico.
L’uso degli strumenti di riproduzione è affidato
esclusivamente al personale incaricato; gli utenti di questi
strumenti indicheranno su un apposito registro il numero di
copie prodotte e gli altri dati richiesti.
Gli studenti che intendono accedere di pomeriggio, in orario
extra-scolastico ai locali della scuola per fare uso dei
computer o per gruppi di studio, devono presentare
richiesta al Dirigente scolastico.
L’autorizzazione potrebbe venire negata laddove esigenze
organizzative e di servizio lo rendessero necessario.
Se è stata rilasciata l’autorizzazione di cui trattasi,
ovvero sono in corso attività programmate, gli studenti,
vigilati dai collaboratori scolastici di turno, dovranno
mantenere un comportamento corretto a norma del presente
regolamento e secondo il particolare uso dell’attrezzatura
di cui trattasi. Nel caso di uso scorretto e/o di
comportamento indisciplinato, la relativa autorizzazione
potrà essere sospesa anche ad horas su iniziativa del
docente in servizio, che provvederà a darne tempestiva
comunicazione al Dirigente per l’adozione dei provvedimenti
del caso.
TITOLO V – ATTIVITÀ PARASCOLASTICHE
Art. 47 – ATTIVITÀ PARASCOLASTICHE
(Viaggi di
istruzione, visite didattiche, attività culturali etc.)
Le attività di tipo culturale e professionale che si
svolgono nell’orario scolastico sono obbligatorie per tutti
gli studenti. Essi rappresentano un momento fondamentale
didattico e culturale, al quale gli allievi devono
partecipare anche nel momento della relativa
programmazione.
Su indicazione del Consiglio di Istituto, previa delibera
del Collegio docenti, i Consigli di classe decidono i
tempi, modi e termini di svolgimento delle visite guidate e
dei viaggi di istruzione, costituenti attività integrative
dei curricoli di studio.
Nelle riunioni di programmazione di ottobre, i consigli di
classe elaborano un progetto di massima per i viaggi di
istruzione e le visite guidate. Le famiglie e gli allievi
hanno il diritto–dovere di partecipare attivamente con
proposte e suggerimenti alle decisioni di cui al presente
articolo. Il coordinatore consegna al Dirigente scolastico
il progetto e il verbale di approvazione del consiglio di
classe entro e non oltre il 20 dicembre, onde consentire il
tempestivo svolgersi delle fasi organizzative successive,
ove le attività proposte debbano svolgersi in primavera.
Soltanto le visite guidate a mostre o manifestazioni di
carattere professionale possono essere approvate in ogni
tempo dell’anno scolastico, con analoga procedura
(progetto, approvazione del Consiglio di Classe e del
Consiglio di Istituto).
Dieci giorni prima della partenza per le visite guidate e un
mese prima della partenza per i viaggi di studio, il docente
coordinatore deposita presso la segreteria didattica la
distinta contenente, classe per classe, i nomi dei
partecipanti e le rispettive autorizzazioni; le ricevute del
versamento di tutte le quote. Le quote di partecipazione a
carico dell’allievo dovranno essere corrisposte a cura di
quest’ultimo , esclusivamente a mezzo versamento su c/c
postale intestato all’Istituto, all’uopo utilizzando i
bollettini prestampati forniti dalla segreteria.
L’effettuazione tardiva del versamento e/o la mancata
allegazione delle autorizzazioni richieste impedirà
all’allievo di partecipare all’attività programmata.
Per poter realizzare un viaggio d’istruzione è necessaria,
di norma, la partecipazione di almeno i due terzi della
classe.
L’incarico di accompagnare le classi viene conferito dal
Dirigente scolastico, tenuto conto, possibilmente, delle
preferenze e delle disponibilità offerte dai docenti.
I docenti designati possono chiedere ed ottenere di essere
esonerati per gravi e documentati motivi.
Il docente accompagnatore, che è responsabile della classe
secondo quanto previsto dalle normative vigenti, e tra
l’altro dalle norme del codice civile, come integrate dalle
norme che regolano il rapporto di lavoro dei dipendenti
dello Stato e dalle norme del Contratto Collettivo, dovrà
informare immediatamente il Dirigente scolastico se nel
corso dell’attività programmata si siano verificati fatti
che possano richiedere l’applicazione di sanzioni
disciplinari, fermo il dovere di denunciare all’autorità di
pubblica sicurezza fatti che possano costituire illeciti
penali.
In ogni caso il docente accompagnatore sarà tenuto a
consegnare al coordinatore relazione scritta della attività
espletata, fornendo ogni notizia utile circa le ricadute
didattiche.
TITOLO VI – ORGANI COLLEGIALI
Art. 48 – DISPOSIZIONI GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEGLI
ORGANI COLLEGIALI
La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta
con un preavviso non inferiore ai cinque giorni. L’avviso di
convocazione deve indicare gli argomenti da trattare nella
seduta.
Eventuali documenti sui quali dovranno svolgersi le
discussioni poste all’O. d G. dovranno essere portati a
conoscenza dell’assemblea, a cura dei diretti interessati
e/o degli organi o dei soggetti proponenti nei cinque giorni
che precedono la riunione. Il Dirigente scolastico
garantisce l’osservanza dei predetti termini e
l’assolvimento degli adempimenti.
Di ogni seduta viene redatto processo verbale, firmato dal
presidente e dal segretario, steso su apposito registro con
pagine numerate.
Alle riunioni del Collegio dei Docenti e del Consiglio di
Classe possono partecipare, su invito degli stessi, tutte le
persone, associazioni o enti, con modalità autonomamente
stabilite dagli organi stessi.
Ciascun organo collegiale programma le proprie attività con
quelle degli altri organi collegiali e con modalità
autonome.
Le elezioni per gli organi collegiali di durata annuale
hanno luogo possibilmente nello stesso giorno ed entro il
secondo mese dell’anno scolastico e comunque nel rispetto
delle norme e dei regolamenti vigenti.
Art. 49 – ASSEMBLEE DEI GENITORI
I genitori hanno il diritto di riunirsi in assemblee di
classe e di Istituto, utilizzando i locali della scuola,
negli orari che verranno di volta in volta concordati con il
Dirigente scolastico. Il registro o i registri dei verbali
verranno consegnati in presidenza a cura dei rappresentanti
di classe dei genitori e archiviati al termine dell’anno
scolastico per disposizione del Dirigente scolastico. Le
assemblee si svolgono al di fuori dell’orario delle lezioni.
Alle assemblee può partecipare il Dirigente scolastico e i
docenti, rispettivamente della classe o dell’Istituto, con
diritto di parola.
Il Consiglio di classe è presieduto dal Dirigente scolastico
o dal Coordinatore all’uopo delegato all’inizio di ciascun
anno scolastico; è convocato dal Dirigente scolastico e su
richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi
membri.
Il Collegio dei docenti si riunisce ogni qualvolta il
Dirigente ne ravvisi la necessità, oppure quando ne faccia
richiesta motivata almeno un terzo dei suoi componenti o il
Consiglio di Istituto.
Le riunioni del Collegio hanno luogo, di regola, in orario
di servizio in ore non coincidenti con l’orario di lezione.
I supplenti, anche se temporanei, sono tenuti a partecipare.
Il Collegio può operare sia in forma plenaria, obbligatoria
quando ciò sia richiesto da norme che presuppongono tale
modalità ovvero quando la trattazione di argomenti di
carattere generale lo esige, sia in forma articolata in
Commissioni, Dipartimenti, Gruppi di lavoro o altro.
I lavori del Consiglio di Istituto sono disciplinati da un
separato regolamento che qui si riporta.
·
Le competenze del C.I. sono stabilite dall’art. 6 Decreto
Presidenziale 31 Maggio 1974 n. 416 e successive
modificazione e disposizioni ministeriali.
·
Il Presidente rappresenta il Consiglio: ne convoca e
presiede le riunioni. In caso di assenza e impedimento le
sue funzioni sono esercitate dal vice-presidente.
·
Il C.I. è convocato: su iniziativa del Presidente; su
richiesta del Dirigente scolastico; su richiesta della
Giunta Esecutiva; su richiesta di 1/3 dei componenti; su
richiesta di 1/3 dei docenti della Scuola; su richiesta del
Collegio dei docenti; su richiesta di ½ dei non docenti
dell’Istituto; su richiesta dell’assemblea dei genitori e/o
degli studenti; su richiesta dei rappresentanti dei genitori
di almeno 5 classi.
·
Le riunioni ordinarie del C.I. sono tenute di norma una
volta al mese nel periodo Settembre/Giugno e in via
straordinaria quando richiesto dalle singole componenti come
da art. 3. La loro durata dovrà essere, di norma, non
superiore alle due ore e trenta.
·
Le riunioni del C.I. si svolgono in orario compatibile con
gli impegni di lavoro dei componenti il C.I.. Trascorsi 20
minuti dall’ora stabilita senza la presenza di metà più uno
dei componenti il C.I., la riunione viene rinviata.
·
Le riunioni del C.I., ai sensi della legge n. 748
dell’11/10/1977 art. 2, sono aperte a tutte le componenti
della scuola e ai consiglieri di circoscrizione con facoltà
di intervento, su invito specifico del Presidente. Il C.I.
invita alle proprie sedute rappresentanti della Provincia,
del Comune, del Quartiere, del Distretto scolastico, dei
sindacati quando ritenga che gli argomenti all’o.d.g.
vengano meglio chiariti ed approfonditi con la loro
partecipazione. Le sedute sono aperte anche ad altri C.I.,
ad associazioni con finalità culturali, sportive,
ricreative, assistenziali, previo invito del C.I. Il
Presidente del Consiglio può accertare il diritto di
presenza alle riunioni.
·
L’avviso di convocazione del C.I., firmato dal Presidente,
deve contenere l’o.d.g., e deve pervenire ai componenti
almeno 5 giorni prima della riunione. Comunicazione deve
essere data a tutte le componenti della scuola, agli alunni,
ai genitori, al personale docente e non docente mediante
pubblicazione all’albo dell’Istituto. In caso di particolare
urgenza, valutata a discrezione del Presidente e del
Presidente della G.E. , il C.I. può essere convocato con un
preavviso di 24 ore a mezzo telefonico e telegrafico. Tutti
gli atti e documenti preparatori predisposti dalla G.E.
dovranno essere disponibili alla consultazione dei
Consiglieri almeno due giorni prima della data stabilita per
la riunione stessa.
·
E’ dovere del Presidente porre in discussione tutti gli
argomenti iscritti nell’o.d.g. nella successione in cui
compaiono. Prima che inizi la discussione di un argomento
ognuno dei consiglieri può presentare una mozione d’ordine
nel senso che la discussione non debba svolgersi (questione
“pregiudiziale”) oppure che la discussione debba subire un
rinvio (questione “sospensiva”). La questione sospensiva può
essere posta anche durante la discussione. La mozione
d’ordine determina la sospensione sull’argomento all’o.d.g.
Sulla mozione d’ordine possono parlare un membro a favore e
uno contro, per non più di cinque minuti ciascuno.
Sull’argomento dell’eccezione si pronuncia poi il Consiglio.
·
I lavori del Consiglio e gli argomenti all’o.d.g. sono
predisposti dalla Giunta esecutiva. Il Consiglio può votare
a maggioranza il mutamento dell’ordine dei punti da
discutere o inserirne di nuovi con delibera a maggioranza.
Il Presidente regola l’andamento della discussione previa
l’iscrizione dei membri a prendere la parola. Anche sulle
modalità di conduzione dei lavori si possono presentare
mozioni d’ordine che devono essere messe subito in
discussione con un intervento a favore e uno contro per la
durata massima di due minuti. Dal momento in cui inizia la
votazione su un argomento sottoposto al giudizio del
Consiglio, nessuno può più prendere la parola. Ogni proposta
è approvata quando sia stata votata favorevolmente dalla
metà più uno dei votanti. In caso di parità prevale il voto
del Presidente.
·
I verbali delle riunioni del C.I. saranno redatti dal
segretario su apposito registro depositato presso il
Presidente della G.E., a disposizione di tutte le componenti
della scuola. Ciascun verbale dovrà contenere l’o.d.g. della
riunione, la sintesi delle discussioni, il testo delle
delibere presentate, l’esito delle votazioni, il nominativo
dei componenti il C.I. in ordine agli interventi compiuti,
nonché le dichiarazioni che i componenti chiedono
espressamente che vengano iscritte. Copie delle delibere
sarà esposta all’albo della scuola entro cinque giorni dalla
data di approvazione. Il verbale viene letto e approvato
all’inizio della seduta successiva.
·
Le proposte di delibera devono essere discusse, votate,
verbalizzate su un testo scritto, consegnato al segretario.
Le delibere del C.I. si intendono approvate quando sia
favorevole la maggioranza dei voti validamente espressi. Ai
sensi dell’art. 6 D.P.R. del n. 416/1974 la G.E. darà
esecuzione alle delibere approvate dal C.I. Per le delibere
di spesa darà assenso, accertata la copertura finanziaria
dei capitoli di bilancio interessati e la disponibilità di
fondi; tutte le delibere che comportano oneri per la scuola
dovranno stabilire anche i capitoli di spesa sui quali tali
oneri dovranno essere addebitati.
·
Il C.I. può costituire al proprio interno per materie
specifiche e di particolare importanza, delle commissioni di
lavoro, che svolgono la loro attività secondo le direttive e
i tempi stabiliti dal C.I. Dette commissioni sono composte
da rappresentanza di ciascuna componente. I risultati dei
lavori sono esposti dal coordinatore al C.I.
·
I componenti il C.I. i quali non intervengono, senza
giustificati motivi, a tre sedute consecutive, decadono
dalla carica e vengono surrogati con le modalità previste
dal D.P.R. 416 /1974.
·
La G.E. è convocata dal suo Presidente ogni qual volta è
indetta la riunione del C.I., o su richiesta di almeno due
dei suoi membri. La convocazione può essere telefonica con
un preavviso di almeno 48 ore e l’orario dovrà essere
compatibile con gli impegni di lavoro dei suoi componenti.
Le riunioni della G.E. sono valide con la presenza di almeno
quattro dei suoi componenti, e la seduta non supererà, di
norma, le due ore.
·
Il C.I. si prefigge di mantenere contatti con il Collegio
dei Docenti, con il personale non docente, con i Consigli di
Classe, con il Comitato dei Genitori a mezzo del Dirigente
scolastico, che curerà il raccordo tra le diverse componenti
e le loro articolazioni all’interno dell’Istituto e sul
territorio, anche delegando le relative funzioni ai
collaboratori che agiranno in raccordo con le funzioni
strumentali di volta in volta competenti.
Il presente Regolamento sostituisce ogni norma di
regolamento precedentemente in vigore e troverà applicazione
in ogni ambiente del Liceo Classico Statale “GIUSEPPE
GARIBALDI” di Napoli, in ogni sua pertinenza, sede o
succursale, come in ogni altro ambiente ove si esplichi
l’attività dell’Istituto.
Nel corso degli esami che si svolgano nell’Istituto il
presente Regolamento trova applicazione anche nei confronti
di alunni ed operatori esterni.
Al presente Regolamento verrà data ampia diffusione a cura
del Dirigente scolastico.
A tal fine sono chiamate a collaborare tutte le componenti
della comunità scolastica, specie e tra l’altro coloro che
rivestono ruoli ufficiali: Direttore amministrativo, docenti
coordinatori, funzioni strumentali, coordinatori dei
Dipartimenti, coordinatori di classe, rappresentati delle
famiglie e delle loro associazioni e comitati,
rappresentanti degli studenti, rappresentanti del Comitato
studentesco e delle Associazioni degli studenti.
Copia del presente Regolamento verrà pubblicata all’Albo
dell’Istituto, dove resterà affisso per un tempo non
inferiore a quindici giorni, nel corso dei quali è fatto
obbligo di prenderne conoscenza a tutti i soggetti della
comunità scolastica.
Il Regolamento entra in vigore al quindicesimo giorno dalla
data di pubblicazione all’Albo. Ogni interessato ha il
diritto di estrarre copia del Regolamento, secondo la
priorità delle richieste, a cura del Direttore
Amministrativo o di un suo delegato, il cui nominativo verrà
reso noto mediante apposito avviso pubblicato all’Albo.
E’ fatto obbligo di osservare il presente Regolamento a
tutti coloro che fanno parte della comunità scolastica.
Non è ammessa l’ignoranza delle disposizioni in esso
contenute, a meno che non si provi l’assoluta impossibilità
a venirne a conoscenza.
Al fine di consentire la responsabile partecipazione di
ciascuno alla vita della comunità scolastica, ogni classe
riceverà copia per estratto del Regolamento di Istituto. In
particolare, una copia del Regolamento verrà consegnata, a
cura del Dirigente scolastico, ai rappresentanti di classe e
di Istituto degli alunni e delle famiglie, ai presidenti
delle rispettive associazioni e e/o comitati, fermo restando
il diritto di ciascuno ad estrarne copia integrale a norma
delle disposizioni che precedono.
Al fine di favorire e agevolare la partecipazione attiva e
responsabile di ciascuno alla vita della comunità
scolastica, una volta al mese, a far data dalla seconda metà
del mese di settembre di ciascun anno, secondo quanto verrà
di volta in volta comunicato a mezzo affissione all’Albo,
nei luoghi e con le modalità che verranno previsti,
l’Istituto metterà a disposizione di chiunque vi abbia
interesse, personale abilitato a fornire chiarimenti ed
indicazioni sulla Carta dei Servizi e le sue concrete
articolazioni (Regolamento, POF), nonché sulle norme dello
Statuto delle Studentesse e degli Studenti ed eventuali
altre normative.
Tale servizio potrà essere svolto anche dagli alunni a
vantaggio della componente di cui fanno parte, secondo le
modalità stabilite dalle organizzazioni studentesche. |